Prevenzione e cura dell’obesità, il Senato approva la legge

Prevenzione e cura dell’obesità, il Senato approva la legge

2 Ottobre 2025 Off Di La Redazione

Con il voto definitivo del Senato, l’Italia diventa il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge specifica per la prevenzione e la cura dell’obesità. Il disegno di legge, a firma dell’on. Roberto Pella, riconosce ufficialmente l’obesità come malattia cronica, progressiva e recidivante e prevede un programma nazionale di prevenzione, la formazione dei medici e l’istituzione di un Osservatorio presso il Ministero della Salute.

“L’obesità rappresenta un’emergenza globale che interessa fortemente anche il nostro Paese – ha dichiarato Pella –. Averla riconosciuta oggi come una vera e propria malattia testimonia la volontà di affrontarla come priorità nazionale. Da questo momento l’Italia è il primo Paese al mondo con una legge simile e l’auspicio è che possa farsi portavoce anche a livello europeo”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha definito l’approvazione “un segno di civiltà che dimostra l’attenzione del Governo per la salute pubblica”. Il ministro ha ricordato come l’obesità «sia un fattore di rischio per molte patologie cronico-degenerative, metaboliche e oncologiche» e ha annunciato che sarà valutata “l’introduzione nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), insieme a una maggiore attenzione alla prevenzione e alla formazione specifica”.

Sul fronte scientifico, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha sottolineato i numeri dell’epidemia: quasi un adulto su due in Italia (46,3%) è in eccesso di peso e oltre 6 milioni di persone (11,8%) sono obese. “L’allarme riguarda in particolare i bambini – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani –: il 33% tra i 3 e i 10 anni ha problemi di peso. Servono strategie integrate che partano dall’alimentazione mediterranea e arrivino a modifiche dell’ambiente urbano per ridurre l’impatto dell’ambiente obesogeno”.

Dal mondo delle associazioni, Iris Zani, presidente della Federazione Italiana Associazioni Obesità (FIAO), ha parlato di «giornata storica» per i pazienti: “La legge riconosce che l’obesità non è colpa del singolo ma una malattia che richiede cure, prevenzione e percorsi multidisciplinari. Ora bisogna garantire l’inserimento nei Lea e il pieno riconoscimento nel Piano Nazionale Cronicità”.