
Nutrizione e longevità, dalla SINuC nuove evidenze sul ruolo della dieta
23 Ottobre 2025Presentati al Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo (SINuC) i nuovi dati sul ruolo dell’alimentazione nella promozione di un invecchiamento in salute. Secondo le evidenze illustrate, una dieta bilanciata, ricca di proteine e nutrienti essenziali ma povera di zuccheri e calorie, rappresenta un fattore chiave per prevenire la perdita di massa muscolare e densità ossea, riducendo il rischio di cadute, malattie croniche e declino cognitivo.
“Quasi il 50% dei decessi prematuri è direttamente legato allo stile di vita, in particolare alla dieta”, ha dichiarato Maurizio Muscaritoli, presidente SINuC. “L’alimentazione svolge un ruolo determinante non solo nella prevenzione delle patologie metaboliche, ma anche nel mantenimento delle funzioni cognitive e dell’autonomia nell’anziano”.
Gli esperti evidenziano che, dopo i 50 anni, l’apporto proteico raccomandato dovrebbe essere rivisto al rialzo: gli over 60 possono necessitare di 0,9–1,1 g di proteine per kg di peso corporeo al giorno, in particolare se svolgono attività fisica. Tale fabbisogno può essere coperto con carne, pesce, latte e derivati, ma va adattato alle possibili difficoltà di masticazione e disfagia tipiche dell’età avanzata, in collaborazione con il dietista clinico.
La dieta mediterranea, evidenziano le ricerche, resta il modello di riferimento: oltre a favorire la salute cardiovascolare, contribuisce a rallentare i processi neurodegenerativi. Studi recenti mostrano che i regimi alimentari ricchi di grassi saturi e zuccheri semplici accelerano l’invecchiamento cellulare e aumentano il rischio di demenza, mentre i modelli alimentari basati su vegetali, legumi e cereali integrali sono associati a un miglior mantenimento delle funzioni cognitive.
In uno studio del 2019, gli anziani con obesità che seguivano una dieta iperproteica e ipocalorica hanno ottenuto una perdita di peso significativa senza riduzione della massa muscolare, con miglioramento della qualità ossea e dei marcatori di longevità, e una riduzione del rischio di mortalità.
L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida cruciale per la sostenibilità dei sistemi sanitari. “Attualmente il 9% della popolazione europea ha più di 65 anni, ma entro il 2050 questa quota salirà al 25%”, ricorda Muscaritoli. “Promuovere modelli alimentari equilibrati e personalizzati è essenziale per contenere l’impatto delle cronicità e garantire qualità di vita”.
Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/65800/nutrizione-e-longevita-dalla-sinuc-nuove-evidenze-sul-ruolo-della-dieta