Napoli, crescono povertà e bisogni degli anziani

Napoli, crescono povertà e bisogni degli anziani

18 Giugno 2025 Off Di La Redazione

Comberiati (Cisl) e Medici (Fnp): il resoconto Caritas consegna una situazione emergenziale.

 

“Il rapporto diffuso dalla Caritas sulle condizioni socioeconomiche dei cittadini conferma che esiste ormai una vera e propria emergenza, che rappresenta la vera ed autentica priorità da affrontare, soprattutto qui e nel Mezzogiorno dove i dati negativi sono sempre più alti rispetto al resto del Paese”.

La Cisl di Napoli, con la segretaria generale Melicia Comberiati e la federazione dei pensionati dell’area metropolitana, con il vice reggente Lorenzo Medici, commentano le conclusioni dell’indagine condotta dall’ente della Conferenza Episcopale e lanciano l’allarme emergenza sul territorio, chiedendo di intervenire subito su temi che toccano direttamente la dignità delle persone.

I numeri parlano in modo chiaro. “Gli anziani che chiedono aiuto – sostiene Medici – sono il 14% del totale a fronte del 7,7% del 2015. Un raddoppio in 10 anni spaventoso. I pensionati in difficoltà in tutti i campi, da quello strettamente economico a quello sanitario, sono ormai un esercito, a conferma che il sistema di welfare attuale non regge e non garantisce la terza età, al punto che il 10% della popolazione ormai rinuncia alle prestazioni sanitarie necessarie per la lunghezza delle liste d’attesa e per i costi che non riesce a sostenere se si rivolge al privato. Di questo passo non solo la qualità, ma anche l’aspettativa di vita sarà sempre peggiore”.

“Se mettiamo assieme – aggiunge Comberiati – il numero dei nuovi poveri, cresciuto del 42,8%, con quello dei disoccupati, che a Napoli viaggiano da decenni a cifre superiori rispetto al Nord, con gli occupati a basso salario che hanno bisogno di essere assistiti perché non riescono a vivere dignitosamente e con gli over 65 di cui uno su quattro è in condizione di bisogno, ci rendiamo conto che ormai vanno costruite nuove politiche si protezione sociale, per le quali serve il concorso di tutti, nessuno escluso”.

La Cisl di Napoli e la categoria dei pensionati si rivolgono alle istituzioni, a partire dalla Città metropolitana, dal Comune e dagli enti locali dell’area, e dalla Regione Campania per “attivare un tavolo di confronto permanente su queste tematiche ed individuare soluzioni dignitose in grado di affrontare le necessità sempre più impellenti di una fascia vastissima della popolazione che vive ogni giorno sulla propria pelle una precarietà non più sopportabile”.