Medici Senza Carriere: “L’Asl Caserta persevera nell’errore, il nodo è la gestione degli specialisti

Medici Senza Carriere: “L’Asl Caserta persevera nell’errore, il nodo è la gestione degli specialisti

1 Dicembre 2025 Off Di La Redazione
«La bozza per un’intesa sulle prescrizioni specialistiche nell’Asl Caserta e sulle televisite – a quanto è dato sapere, approntata dal dottor Carlo Manzi – dimostra ancora una volta che il vero problema delle liste d’attesa continua a non essere compreso».
A dichiararlo è il dottor Pasquale Persico, portavoce del movimento Medici Senza Carriere, che denuncia «l’ennesimo intervento centrato su aspetti tecnici e procedurali, ma completamente cieco rispetto al nodo strutturale che alimenta la crisi».
Secondo Persico, l’Asl continua a ignorare un dato fondamentale: le visite di controllo devono essere prescritte e gestite direttamente dagli specialisti, non dai medici di famiglia.
«Il sistema attuale è illogico e inefficiente – afferma – lo specialista visita il paziente, indica un follow-up, ma non può inserirlo in agenda. Il cittadino è costretto a tornare dal medico di famiglia solo per ottenere una ricetta “di passaggio”, che reimmette la prestazione nel circuito CUP. Così le liste si allungano artificialmente, gli ambulatori dei medici di famiglia si congestionano e gli specialisti continuano a non poter gestire le agende. Il fresco vademecum aziendale sulle televisite, che ribadisce inutilmente il passaggio obbligato dal medico di famiglia per le visite di controllo, “aggiungendo burocrazia senza risolvere nulla”.
Il dottore Persico non risparmia nemmeno i vertici istituzionali che avrebbero il dovere di intervenire:
«È sconcertante che una tale proposta sia stata partorita da chi rappresenta la categoria. Un presidente d’Ordine dovrebbe difendere i cittadini e denunciare una prassi che genera sofferenza, e invece lui stesso sforna documenti che aggravano la situazione».
La posizione di Medici Senza Carriere è netta: «solo consentendo agli specialisti di programmare direttamente le visite di controllo si potrà incidere realmente sul problema delle liste d’attesa».
Una misura semplice, adottata ovunque, che in Campania continua a essere inspiegabilmente ignorata.
«Le liste d’attesa non si risolvono con nuove piattaforme, sigle, moduli e parole altisonanti – conclude il dottor Persico – Si risolvono con logica, responsabilità e coraggio organizzativo. Fino a quando non si affronterà il nodo vero, ogni riforma resterà una toppa su un sistema che sta affondando».