Medici di famiglia troppi assistiti? La Fimmg: “Si tratta di contesti limitati”

Medici di famiglia troppi assistiti? La Fimmg: “Si tratta di contesti limitati”

7 Novembre 2025 Off Di La Redazione

«È bene evitare di fare confusione su ciò che prevedono gli accordi regionali per la medicina generale, per non rischiare di trasmettere ai cittadini un messaggio fuorviante. La possibilità di prevedere un massimale aumentato di 300 scelte riguarda contesti limitati nei quali si rischia che i pazienti restino senza assistenza di prossimità. Inoltre, questo avviene con la garanzia di un’organizzazione di sistema che affianca al medico non solo l’infermiere e il collaboratore di studio, ma anche altre figure professionali come psicologi, operatori socio-assistenziali e socio-sanitari. Insomma, in nessun caso il medico di famiglia rischia di diventare uno scrivano di ricette». Lo dice Luigi Sparano (segretario regionale vicario Fimmg) in risposta alle preoccupazioni espresse dal candidato alle prossime elezioni regionali Roberto Fico. Sparano ribadisce che, nell’ambito di una medicina di famiglia ben organizzata, le attività cliniche saranno sempre supportate da altre figure professionali e che la possibilità di aumentare le scelte in alcuni contesti nei quali l’assistenza di prossimità è particolarmente complessa serve a garantire — al pari dei contesti urbani — che la medicina generale possa erogare prestazioni diagnostiche di primo livello, contribuendo così all’abbattimento delle liste d’attesa. «È un errore trasferire alla comunità l’idea che un medico che ha più scelte finisca per fare lo scrivano . Il modello delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) ha invece portato in Campania circa 3.000 collaboratori di studio e 800 infermieri, che con il nuovo accordo integrativo diventeranno almeno 3.000. Inoltre, con l’aumento dell’8% delle 18 figure incluse tra le professioni sanitarie, entro 8 anni la medicina generale campana completerà, per ogni medico di famiglia, la presenza di tre collaboratori. Quindi, ogni anno in Campania almeno 240 medici potranno avere un terzo collaboratore». Dalla Fimmg Campania arriva dunque un messaggio chiaro: l’AIR garantisce un medico ogni 1.300 abitanti. Aver reso possibile l’aumento delle scelte, a fronte di queste garanzie, significa assicurare assistenza nelle aree particolarmente disagiate nelle quali c’è carenza di medici di medicina generale. «L’aspetto centrale è l’organizzazione – conclude Sparano – anche un medico che ha meno 1.300 / 1.500 scelte, senza un’organizzazione consolidata anche da personale e infermieri, rischia di cadere vittima di9 burnout professionale. Non è il numero, ma l’organizzazione che fa la differenza».