Massa Lubrense, nessun reale intervento ad una settimana dall’incidente della Grotta dei Colombi

Massa Lubrense, nessun reale intervento ad una settimana dall’incidente della Grotta dei Colombi

22 Giugno 2025 Off Di Gaetano Milone

 “ Ccà nisciuno è fesso” recita un vecchio proverbio napoletano citato spesso dall’indimenticabile Totò per significare soprattutto che non siamo così stupidi per “credere” alle  pietose bugie scritte da autorità intervenute sul relitto dell’imbarcazione affondata da quasi una settimana a ridosso della Grotta dei colombi a mezzo miglio da Marina del Cantone. 

Delle “banne” messe a mare, citate nel comunicato stampa pubblicato su facebook, per arginare l’enorme quantità di gasolio ed oli dispersi tutt’intorno all’imbarcazione con un fetore enorme nemmeno l’ombra.

 I “pochi residui” di carburante disperso in mare, coprono ancora oggi una superficie enorme di mare a ridosso dell’imbarcazione, prora all’insù , “irremovibile” dal luogo del naufragio.

 Il tutto mentre a Capri senza bisogno dei distratti e costosissimi ambientalisti dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella”, hanno delimitato con boe l’accesso alla Grotta Bianca a tutela dell’intero ecosistema marino.

 Una situazione di inquinamento marino, in un paese quale Massa Lubrense, fregiatosi da anni di Bandiera Blu, “incapace” di gestire la rimozione di un relitto ( a spese del proprietario come prevede la legge) con un’Amp impegnata a trovare clienti per la famosa “Scorfanella nelle Agenzie di viaggio della penisola sorrentina in piena concorrenza con i charter, “dimenticandosi” di rimettere le boe di segnalamento nelle zone A della riserva, Vervece e Vetara. 

Ritornando ai detti  popolari riprendiamo il vecchio “Qusque tandem abutere, Catilina, patientia nostra”. 

Intanto per far prendere aria ai locali fittati da tempo per “Centro Recupero Tartarughe marine” della Lobra, fino ad oggi inoperativi, il 25 giugno  ci sarà la presentazione di “Oltre il Mare Sotto il Vulcano”.

 Nel frattempo si stringono i tempi per trasmettere i nominativi da parte del Comune di Massa Lubrense dei tre aspiranti direttori selezionati da ben 18 domande al Cda della Riserva che sceglierà il nuovo direttore. 

 In pole position a quanto si vocifera ,l’attuale facente funzioni ( categoria C assunta da una società interinale da circa vent’anni e custode di “fatti e misfatti di vecchie gestioni) ed addirittura un ex componente del Cda, dimessosi ( per motivi familiari!) appena uscito il nuovo bando per direttore.

 Lo voteranno i suoi ex colleghi del Consiglio di amministrazione?. Chi vivrà ,vedrà.