Marco Tambè, Hirox che passione

Marco Tambè, Hirox che passione

12 Novembre 2025 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

L’’hirox è una delle novità che ci viene dal mondo dello sport. Si estrinseca in una gara di fitness globale che combina corsa e esercizi funzionali, ripetuti otto volte, che mira a saggiare forza e resistenza degli atleti. La competizione si svolge in grandi spazi al coperto e include 8 km di corsa che si alternano (1 km per volta) agli esercizi. Il Siciliano, Marco Tambè è uno specialista di questa pratica. Laureato in Scienze Motorie ed in Dietistica, Tambè vanta consolidata esperienza come personal trainer e dietista.

In genere chi sceglie la sua attività professionale viene già dal mondo dello Sport come atleta. Quale è stata la sua esperienza?

Posso dire che nell’ultimo anno mi sono interfacciato con un pubblico molto ampio, la maggior parte delle persone desiderava semplicemente rimettersi in forma e migliorare le proprie abitudini alimentari.

La disciplina del momento, l’Hyrox, ha sicuramente destato grande interesse e, in futuro, sarà una sfida affascinante per molti atleti provenienti da sport diversi come mi è già capitato di osservare. Una ventata d’aria fresca nel panorama sportivo è sempre positiva, permette di cambiare stimoli, fissare nuovi obiettivi e rinnovare la motivazione.

Se dovessimo ridurla a slogan si potrebbe certamente fare riferimento all’abusato “mens sano in corpore sano” e  “mangiare bene per vivere bene”. A quanto pare l’elisir di lunga vita si nasconde dietro queste due semplici regole.

Non amo ridurre la complessità di ciò che significa adottare uno stile di vita sano. Il rapporto che abbiamo con il cibo e con il nostro corpo influenza profondamente la quotidianità, e oggi forse la sfida più grande è trovare equilibrio tra le due cose senza cadere nell’ossessione.

A prescindere da tutto, credo che la cosa più importante sia essere felici e in pace con sé stessi e con gli altri. Preferisco sempre godermi un’occasione sociale in buona compagnia piuttosto che privarmi di qualcosa solo perché considerato “non salutare”.

Aldilà dei casi particolari qual è la sua dieta ideale?

 La dieta ideale è quella che riesci a mantenere nel tempo senza sentirla come un sacrificio.

È quella che ti appaga, ti soddisfa e non ti fa percepire il cibo come una medicina.

Mangiare è una delle poche certezze quotidiane che abbiamo, farlo bene, con consapevolezza e piacere, può davvero fare la differenza in tutti gli altri aspetti della nostra vita.

 

 

Lei ha seguito sicuramente tante persone ci vuole raccontare di qualche caso che le è rimasto particolarmente impresso?

Ci sono tanti casi che porto con me, ma uno in particolare riguarda una persona che, dopo anni di diete fallite, è riuscita a ritrovare un rapporto sereno con il cibo. Non si trattava solo di numeri sulla bilancia, ma di riscoprire il piacere di mangiare in modo consapevole e di sentirsi di nuovo bene nel proprio corpo. È in momenti come questi che capisci quanto il tuo lavoro possa avere un impatto reale sulla vita delle persone.

Oltre alla sua professione ci sono delle attività che lei pratica per hobby?

Essendo anche un atleta di Hyrox e avendo in vista gare importanti, il tempo libero dopo lavoro e i regolari allenamenti è limitato. In questa fase della mia vita mi dedico allo sport al 100%, con l’obiettivo, chiaramente,  di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.

Quando posso, amo molto viaggiare e scoprire nuovi paesi, esplorare culture diverse anche attraverso la cucina che è una mia passione.

 

Questo aspetto dell’incontro fra civiltà diverse, anche  nei sapori, ognuna con le proprie peculiarità è, per me, uno dei modi più belli per ampliare la mia visione sulla nutrizione. Una visione che si abbevera e trae humus da tutte queste stimolanti esperienze.