Marco Mazzamuto, suonare per star bene
31 Dicembre 2025“La musica ed i gatti sono ottimo rifugio dalle miserie della vita” osservava Albert Schweitzer.
Immagino che il mistero dell’eleganza esprimibile da esseri come i gatti sia strettamente connessa alla sinuosa resilienza della nostra umana condizione.
Lei è un cultore della musica classica, questo amore è nato spontaneamente o qualcuno l’ha guidata verso questo genere musicale?
Sin da piccolissimo ho avuto l’opportunità di crescere ascoltando musica.
La mia famiglia è composta interamente da musicisti e credo che questa sia stata la ricetta che ha fatto sì che la musica diventasse lingua corrente della mia crescita, insegnando che ciò che il cuore non riesce ad esprimere a parole spesso lo riesce a fare attraverso le vibrazioni che passano attraverso il legno del proprio diario segreto.
Il violino è considerato il principe degli strumenti musicali e richiede oltre che una tecnica sopraffina anche una particolare sensibilità interpretativa.

Suppongo che le capacità per esercitare la professione del musicista provenga principalmente dal cuore..
Ovviamente esistono casi benedetti da un talento fisico straordinario ma, a parer mio la più straordinaria delle benedizioni è coltivare quella dedizione all’amore e alla bellezza che in questo caso grazie al violino può essere espressa.
Un po’ come un principe che ricerca la propria nobile metà.
Lei è giovanissimo per l’attività che svolge ma ha già conseguito importanti riconoscimenti, anche a livello internazionale. Qual è il suo progetto artistico per il futuro?
Sono fortemente convinto che la chiave per ambire sia quella di migliorarsi, quindi si, ho dei progetti ma in ultimo indubbiamente il mio obbiettivo sarà quello di suonare per stare bene, di suonare il mio violino per ricordare sempre la bellezza di questo mondo.
Se dovesse fare un solo nome di un autore classico, chi sceglierebbe per le suggestioni che le trasmette?

Questa è una domanda non semplice.
Ma nella mia esperienza credo che Bach sia il più alto nella sua dichiarazione d’amore verso un’arte come la musica.
Astratta come i sentimenti, come il vento, ma che nonostante la sua condizione invisibile è riuscita a seminare e ispirare il cuore di chi è stato in ascolto per secoli.


