Manovra, via libera del Senato
24 Dicembre 2025Con l’approvazione in Aula al Senato, la legge di Bilancio compie il primo passaggio decisivo del suo iter e si prepara a sbarcare alla Camera per il via libera finale entro il 31 dicembre. Dal Fondo sanitario alla spesa farmaceutica, dalla prevenzione alle cure palliative, il testo licenziato da Palazzo Madama conferma una forte attenzione al comparto sanitario, farmaceutico e della salute. Il capitolo centrale resta quello delle risorse. Il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard viene rimodulato con un incremento di 2,38 miliardi di euro per il 2026, che salirà a 2,63 miliardi nel 2027 e a 2,63 miliardi annui a decorrere dal 2028. Una crescita che il Governo rivendica come segnale di stabilità e programmazione, pur restando il confronto aperto con Regioni e professionisti sulla sufficienza delle risorse rispetto all’aumento dei costi e della domanda di assistenza.
Sul fronte farmaceutico, la manovra interviene su uno dei nodi più delicati del sistema. Viene innalzato di un ulteriore 0,1% il tetto della spesa per gli acquisti diretti di farmaci, portando l’incremento complessivo allo 0,3%. L’obiettivo è alleggerire la pressione sui bilanci ospedalieri e ridurre il rischio di squilibri finanziari, ma la misura ha un costo stimato di 140 milioni di euro l’anno. Per coprirlo, il Governo ha scelto di ridurre di pari importo il Fondo per i farmaci innovativi, che dal 2026 scenderà da 1,3 miliardi a 1,16 miliardi di euro, una scelta destinata a suscitare critiche da parte di industrie e clinici impegnati nell’accesso alle terapie più avanzate.
Accanto alle risorse, la manovra rafforza alcuni ambiti strategici della sanità pubblica. Vengono potenziate le politiche di prevenzione e la medicina di precisione, con l’istituzione di un Fondo dedicato a interventi normativi in materia di prevenzione, formazione, informazione e cura della celiachia. Un segnale che va nella direzione di una maggiore attenzione alle patologie croniche e alle condizioni che richiedono percorsi assistenziali strutturati e continuativi.
Importante anche il capitolo dedicato al personale sanitario. Il testo prevede la stabilizzazione di una parte dei professionisti impiegati durante l’emergenza Covid, rispondendo a una richiesta che arriva da tempo dal mondo della sanità e che si intreccia con il tema più ampio della carenza di medici e infermieri. Parallelamente, viene rafforzato il sistema delle cure palliative, riconosciuto come elemento essenziale per garantire qualità dell’assistenza e presa in carico dei pazienti più fragili.
Un’altra novità rilevante riguarda il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza. Le Regioni che non raggiungono la soglia minima di garanzia in una o più macro-aree dell’assistenza sanitaria saranno sottoposte a un audit specifico da parte del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea. L’obiettivo non è punitivo, ma correttivo: individuare le criticità e definire gli interventi necessari affinché i livelli di assistenza vengano riallineati entro due anni, riducendo le diseguaglianze territoriali che continuano a caratterizzare il sistema sanitario.
Accanto alle misure sanitarie, la manovra interviene anche su altri dossier rilevanti, dal sostegno alle famiglie al lavoro, dalla fiscalità agli investimenti, in un quadro complessivo che il Governo punta a chiudere rapidamente. Dopo il via libera del Senato, il testo è atteso alla Camera, dove la discussione generale inizierà il 28 dicembre e il giorno successivo l’Esecutivo porrà la questione di fiducia. Il voto finale è previsto per il 30 dicembre, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione definitiva entro fine anno.


