
Mandorle tutti i giorni: una benedizione per intestino e cuore
30 Settembre 2025Nuovi studi condotti da ricercatori di spicco suggeriscono che il consumo di mandorle favorisce la flora batterica intestinale benefica, un fattore chiave per una digestione e una salute generale migliori. Le mandorle agiscono come potenziali prebiotici, una fonte alimentare che promuove la crescita di batteri intestinali benefici e sostiene un microbioma intestinale sano. Il consumo di mandorle, inoltre favorisce la produzione di butirrato, un acido grasso a catena corta (SCFA) che giova alla salute dell’intestino e del cuore.
Le mandorle possono svolgere un ruolo nell’asse intestino-cuore.
Risultati della prima revisione: Il potenziale effetto prebiotico delle mandorle
La prima ricerca, promossa da Almond Board of California, ha analizzato le evidenze che suggeriscono che le mandorle agiscono come prebiotici e ha spiegato in che modo potrebbero giovare alla salute dell’intestino[i]. I prebiotici sono sostanze che nutrono o alimentano i batteri intestinali benefici nell’intestino crasso, aiutandoli a crescere e a prosperare. Ciò favorisce un microbiota intestinale diversificato ed equilibrato, che promuove una digestione sana, rafforza il sistema immunitario e, secondo ricerche emergenti, può giovare alla funzione cerebrale e proteggere dalle malattie.
La revisione completa ha dimostrato che le mandorle hanno un potenziale significativo come alimento funzionale con un effetto prebiotico. Le mandorle hanno apportato benefici alla salute dell’intestino:
Migliorando l’equilibrio e la diversità dei batteri presenti al suo interno.
Aumentando i livelli di batteri intestinali benefici, come Bifidobacterium, Lactobacillus e Roseburia.
Aumentando la produzione di composti benefici come gli acidi grassi a catena corta (SCFA), che aiutano a proteggere il rivestimento intestinale, a mitigare l’infiammazione e a sostenere la salute metabolica.
“Questa ricerca suggerisce che le mandorle agiscono come prebiotici, contribuendo a sostenere la salute dell’intestino”, ha dichiarato il Professor Jack Gilbert dell’Università della California San Diego, responsabile del progetto Nutrition for Precision Health del National Institutes of Health e coautore del documento. “Le mandorle contengono fibre alimentari, polifenoli e carboidrati non digeribili come gli oligosaccaridi, che forniscono i loro effetti prebiotici. Questi nutrienti vengono metabolizzati dai batteri intestinali benefici, favorendone la crescita e producendo composti benefici come gli acidi grassi a catena corta”.
La ricerca ha valutato l’insieme delle prove sulle mandorle e la salute dell’intestino, compresi gli esperimenti di laboratorio (studi in vitro), gli studi clinici e le revisioni sistematiche (che raccolgono i risultati di molti studi su un argomento specifico). Sebbene gli autori dello studio abbiano concluso che esistono prove sufficienti per dimostrare che le mandorle hanno un effetto prebiotico, hanno sottolineato che sono necessari ulteriori studi, in particolare quelli che utilizzano metodi standardizzati.
“Ulteriori ricerche aiuteranno a determinare la quantità di mandorle necessaria e la durata del loro utilizzo per ottenere benefici per la salute dell’intestino”, ha detto Gilbert.
I risultati della seconda revisione: Il ruolo delle mandorle nell’asse intestino-cuore
Il secondo lavoro di ricerca, anch’esso promosso da Almond Board of California, ha esaminato come il consumo di mandorle apporti benefici alla salute cardiovascolare e intestinale e ha esplorato i collegamenti tra le due aree].
I ricercatori hanno esaminato numerosi studi e hanno presentato le loro conclusioni in un discussion paper incentrato sul modo in cui il consumo di mandorle influisce sulla salute cardiovascolare, sui fattori di rischio correlati e sul microbioma intestinale**. Questa revisione, come la prima, ha concluso che le mandorle favoriscono la crescita di batteri intestinali benefici e aumentano la produzione di SCFA, in particolare di butirrato. La revisione ha inoltre confermato che il consumo di mandorle può favorire la salute del cuore, ad esempio riducendo il colesterolo “cattivo” LDL e la pressione sanguigna.
I ricercatori hanno anche ipotizzato che l’impatto delle mandorle sulla salute dell’intestino influenzi la salute del cuore. “L’asse intestino-cuore è un’area di interesse emergente ed entusiasmante nella ricerca cardiovascolare e la nostra revisione della letteratura suggerisce che le mandorle possono influire positivamente su questo aspetto”, ha dichiarato il dottor Ravinder Nagpal, coautore dell’articolo e direttore del Gut Biome Lab della Florida State University. “Mangiare mandorle sembra regolare il microbioma intestinale, promuovere la crescita di batteri benefici e aumentare la produzione di butirrato. Nel complesso, ciò contribuisce ad alleviare l’infiammazione e a sostenere la funzione metabolica. Ciò potrebbe contribuire a spiegare i numerosi effetti cardioprotettivi delle mandorle”.
I ricercatori riconoscono che sono necessarie ulteriori ricerche per capire come interagiscono l’intestino e il cuore e l’impatto diretto del consumo di mandorle. I ricercatori hanno rilevato la mancanza di studi che analizzino come le sostanze prodotte dal microbiota intestinale dopo il consumo di mandorle influiscano specificamente sulla salute cardiometabolica.
Entrambi i lavori fanno eco ai risultati di un consensus paper pubblicato di recente, che ha confermato che il consumo di mandorle stimola la crescita di batteri benefici e la produzione di SCFA e altre sostanze che possono influenzare la salute metabolica.
In che modo le mandorle mostrano un potenziale prebiotico?
Le mandorle contengono diverse sostanze che funzionano come prebiotici. Tra queste vi sono:
Fibra: Le mandorle sono una buona fonte di fibra alimentare, con 4 g per porzione da 30 g.
Polifenoli: Le mandorle contengono polifenoli che, secondo il team di ricerca, “mostrano effetti simili ai prebiotici promuovendo selettivamente la crescita di batteri intestinali benefici e modulando il microbioma attraverso la loro attività antiossidante (Vitamina E) e antimicrobica”.
Oligosaccaridi (carboidrati non digeribili): Questi carboidrati aiutano a nutrire i batteri benefici dell’intestino.
Una porzione da 30 g di mandorle fornisce 6 g di proteine, 4 g di fibre, 13 g di grassi insaturi, solo 1 g di grassi saturi e 15 nutrienti essenziali, tra cui 81 mg di magnesio, 220 mg di potassio e 7,7 mg di vitamina E. Sono un ottimo spuntino, perfette per guarnire cereali o yogurt e sono un’aggiunta deliziosa a piatti come spaghetti saltati, curry e insalate.
“Questi due importanti studi scientifici confermano quanto da tempo consigliato dalle società scientifiche internazionali: il consumo regolare di frutta secca e, quindi, anche delle mandorle può avere effetti positivi sullo stato di salute generale, proprio a partire dall’intestino. Recentemente, anche la SINU, con la nuova piramide alimentare della Dieta Mediterranea, ha ribadito l’importanza di integrare la frutta secca nella propria alimentazione quotidiana. In questi nuovi studi le mandorle vengono a ragione definite come dei veri e propri prebiotici poiché ricche di fibre, macronutrienti, antiossidanti come la vitamina E e polifenoli, sostanze preziosissime per il microbiota in quanto favoriscono lo sviluppo di batteri cosiddetti buoni e utili al nostro benessere, aiutando a rafforzare in primis le difese immunitarie e la salute del cuore”, ha commentato infine il prof. Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione e professore a contratto della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico dell’Università “Sapienza” di Roma.