L’eredità del dottor Aubry e l’eccellenza dell’Ortopedia di Sorrento
18 Novembre 2025Da pochi giorni si è spento il dott. Umberto Aubry noto orpotedico che fu primario del reparto di ortopedia dell’ospedale di Sorrento negli anni 80 e impegnato nel far nascere un reparto moderno e efficiente. Se oggi quindi parliamo di eccellenze in campo sanitario in Campania , e a Napoli e provincia ne abbiamo tante , fra queste dobbiamo segnalare il reparto di ortopedia del P.O. di Sorrento. Un reparto che funziona bene e che ha una sua storia che parte da molto lontano e di cui il dottor Aubry fu pioniere.
La cultura e la storia sono il bagaglio necessario per dare alla sanità pubblica quel giusto salto di qualità che consentirebbe una affermazione ancora più totalizzante e globalizzante rispetto alle altre sanità del mondo che nonostante quello che si dice e si pensa da tempo abbiamo superato, questo anche per una mentalità di dimensione spirituale della pratica e professione sanitaria.
Un esempio di “buona sanità” in assoluto viene istruita e realizzata nel p.o di Sorrento reparto di Ortopedie e traumatologia di Sorrento che per storia vecchia ed ormai consolidata ha sempre fatto buona sanità, soprattutto in campo ortopedico; storia e cultura hanno, poi, reso il tutto apparentemente più semplice e più facile e, quindi, più riversabile sulla grande platea dei pazienti che qui riversano da tutto il territorio.
Per far capire meglio di cosa si sta scrivendo è necessario chiedersi quali sono il trauma ortopedici più ricorrenti statisticamente nella zona e quali sono i tempi necessari per la riabilitazione.
Sappiamo tutti che il trauma ortopedico più ricorrente per gli anziani (un trauma che spesso porta alla morte per altre complicanze) è la frattura del femore, una frattura che è un vero e proprio incubo per chi la subisce e per chi deve assisterlo a livello familiare, e qui rientra anche quel senso etico di supporto morale al paziente.
Ebbene il p. o . di Sorrento reparto di Ortopedia è ottimamente organizzato dal primario Dott. Massimo Morra che gestisce con l’equipe medica una squadra attiva e pronta ad ogni tipo di supporto lo staff si completa con la coordinazione del capo sala Luigi Caccaviello e del suo gruppo di paramedici attivi e pronti e formati con attenzione e professionalità che riescono ad applicare le loro conoscenze proprio sugli anziani come pazienti ad alto rischio.
La particolare eccellenza del reparti di Ortopedia del P.O. Sorrento consiste nel fatto che l’organizzazione fa di tutto per operare nel giro massimo di ventiquattro ore tutti i pazienti che vengono ricoverati ed accolti; uno spazio-tempo nel quale vengono trattati quasi tutti i casi (oltre il 90%). Un gran numero di interventi al di sopra della media dell’Asl napoli 3 , il numero degli interventi eseguiti dal 1 gennaio ad oggi sono significativi. Nonostante poi il ritorno a periodi del l’inevitabile contraccolpo che l’emergenza covid e le problematiche relativa a riduzioni di posti letto per carenza di personale medico le proiezioni future in una zona ad alto tasso invecchiamento della popolazione sta portando ad una attenzione importante sul presidio ospedaliero che dovrebbe essere incrementato e fornito di tutti i supporti soprattutto di personale medico e paramedico e di personale di assistenza socio sanitaria di base (OSS) di cui il reparto è carente e che impone a tutto il personale una gestione allargata delle mansioni svolte per assicurare quello che è stato detto prima in merito alla linea di demarcazione tra professione ed assistenza
La necessità successiva di assicurare un tempo abbastanza veloci per il recupero attraverso una accurata riabilitazione recentemente è stato gestito con l’introduzione di fisioterapisti che collaborano nei giorni successivi a trattare il paziente con le moderne tecniche che consentono una mobilitazione rapida del paziente con il suo sollevamento dal letto al fine di evitare i problemi delle piaghe da decubito e della rilassatezza dell’intero sistema psico-fisico. Siamo di fronte al cosiddetto fast-track medico post operatorio , ovvero la massima velocizzazione possibile dell’azione di riabilitazione.
Ma poco prima e non a caso ho scritto “ricoverati ed accolti” per chiarire che i due termini sono soltanto apparentemente identici; invece è proprio nella distinzione tra ricoverati e accolti che sta il segreto della buona sanità sostenuta dal P.o. di Sorrento difatti accogliere è ben diverso dal ricoverare.
Ed è proprio nell’accoglienza che può e deve essere distinta la sanità pubblica dalla buona sanità pubblica; un principio che sembra parte integrante nel dna di tutti gli operatori del Reparto, a testimoniniaza di questo impegno la bacheca posta all’ingresso del reparto che reca i ringraziamenti di tutti i pazienti passati da qui , italiani ed esteri con biglietti di complimenti nelle diverse lingue.



