
“La Forza del silenzio”, l’Associazione che assiste bimbi autistici chiede aiuto alla Regione
21 Maggio 2025Gli autistici figli di un Dio minore. Somme mai percepite per prestazioni terapeutiche effettuate, servizi di assistenza interrotti con tante persone fragili la cui patologia sta regredendo.
Questo il grido d’aiuto lanciato in una lettera aperta inviata al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca da Enzo Abate, responsabile dell’associazione “La Forza del Silenzio”, che assiste decine ragazzi affetti da autismo – anche i suoi due figli sono autistici – a Casal di Principe. Lo fa in un immobile confiscato al capoclan dei Casalesi Francesco Sandokan Schiavone, dove si fanno prodotti senza glutine e accessori per l’abbigliamento.
Un’eccellenza” sociosanitaria che però sconta le gravi criticità amministrative e burocratiche, peraltro più volte segnalate e mai risolte, che riguardano l’ambito sanitario territoriale C7, cioè l’ente che per conto della Regione e dell’Asl si occupa dei servizi erogati dall’associazione. In questa ulteriore lettera, Abate ricorda che “l’Ambito C7 è attualmente commissariato per dissesto finanziario” ed è amministrato da un Commissario ad acta la cui “nomina rispondeva alla necessità di garantire la continuità amministrativa e il pagamento dei debiti pregressi”. Tuttavia, denuncia Abate, “ciò non è avvenuto in quanto la Forza del Silenzio continua a vantare crediti rilevanti maturati dal mese di ottobre 2022 per prestazioni terapeutiche e servizi educativi erogati regolarmente a soggetti con disturbo dello spettro autistico. Si tratta di somme dovute in base a progetti già approvati, formalmente richieste a più riprese; somme che sono state totalmente impiegate per sostenere il pagamento degli stipendi degli operatori inseriti con regolari contratti di lavoro.
“La gestione commissariale – aggiunge Abate – ha inoltre aggravato il contenzioso in essere, anziché procedere alla regolarizzazione, arrivando a interrompere i servizi stessi. A partire dal primo aprile il Commissario ad acta ha infatti interrotto attività terapeutiche regolarmente autorizzate e finanziate, previste nei Piani Terapeutici Riabilitativi Individualizzati (PTRI) approvati dall’Asl, senza alcuna reale attivazione di percorsi alternativi e senza rivalutazione clinica formale. Tali decisioni hanno provocato gravi regressioni cliniche in soggetti autistici, molti dei quali riconosciuti con disabilità grave, ed inoltre l’interruzione ingiustificata di interventi già rendicontati o in corso di attuazione con fondi pubblici, e lo spreco di risorse già investite”.
Abate chiede quindi “l’intervento diretto della presidenza della Regione Campania per ripristinare il rispetto delle normative in materia di disabilità e delle condizioni minime di tutela terapeutica, l’attivazione urgente di un tavolo tecnico interassessorile con la partecipazione del Terzo Settore accreditato e delle famiglie, per la salvaguardia dei diritti delle persone autistiche, la valutazione immediata del rischio di danno erariale derivante dalla sospensione ingiustificata dei PTRI, già finanziati o attivati, e la comunicazione formale alla Corte dei Conti.”