Influenza o Covid, i sintomi non bastano: ecco quando testare i pazienti
23 Dicembre 2025Distinguere clinicamente influenza e Covid è sempre più complesso. Tosse, febbre, affaticamento, dolori muscolari e sintomi delle vie respiratorie superiori si presentano in modo simile nelle due infezioni e non consentono una diagnosi affidabile senza ricorrere al test, soprattutto in una stagione respiratoria che si annuncia intensa. È quanto emerge da un approfondimento pubblicato dal New York Times, basato sul contributo di diversi infettivologi statunitensi.
Secondo William Schaffner, infettivologo del Vanderbilt University Medical Center, anche per gli specialisti è difficile distinguere i virus responsabili dell’infezione sulla base dei soli sintomi. Un quadro limitato alle alte vie respiratorie, come congestione nasale e lieve mal di gola, può essere compatibile con un raffreddore comune, mentre tosse intensa, mialgie e marcata astenia orientano verso un’infezione virale sistemica come influenza o Covid. Tuttavia, non esistono segni clinici univoci.
I due virus condividono infatti gran parte della sintomatologia, inclusi disturbi gastrointestinali come dolore addominale e diarrea. Anche la perdita dell’olfatto può essere presente in entrambe le infezioni, sebbene nel caso dell’influenza sia generalmente legata all’infiammazione nasale, mentre nel Covid può coinvolgere i nervi deputati all’olfatto. Rispetto alle prime fasi della pandemia, questo sintomo risulta oggi meno frequente nei pazienti Covid.
Un possibile elemento orientativo è la modalità di esordio. Il Covid tende a manifestarsi in modo graduale, con sintomi che si accumulano nell’arco di alcuni giorni, mentre l’influenza è spesso caratterizzata da un esordio brusco, con febbre e malessere improvvisi. Anche la febbre può comparire in entrambe le infezioni, ma nel caso dell’influenza tende a presentarsi più precocemente. Si tratta però di indicazioni non sufficienti per una diagnosi certa.
Per questo, sottolineano gli esperti, il test resta lo strumento decisivo. I test antigenici per il Covid sono ancora ampiamente disponibili e sono arrivati sul mercato anche test combinati per Covid e influenza, in grado di fornire un risultato in circa quindici minuti. I test eseguiti troppo precocemente possono tuttavia dare falsi negativi; in presenza di sintomi persistenti è raccomandata una ripetizione a distanza di almeno 48 ore.
Il ricorso al test è particolarmente rilevante nei soggetti a rischio di malattia grave, come over 65, donne in gravidanza e persone con patologie croniche, per valutare l’eventuale utilizzo di terapie antivirali come Paxlovid o Tamiflu. L’identificazione dell’infezione consente inoltre di orientare le decisioni su isolamento, rientro al lavoro e durata della convalescenza.
Gli esperti ricordano infine che le misure di prevenzione restano sovrapponibili per entrambe le infezioni: igiene delle mani, ventilazione degli ambienti, mascherine in contesti affollati, isolamento in caso di sintomi e vaccinazione. Secondo gli infettivologi interpellati dal New York Times, è ancora utile vaccinarsi sia contro l’influenza sia con il vaccino aggiornato anti-Covid.



