Influenza aviaria, crescita senza precedenti in Europa
27 Novembre 2025Sono oltre 1.400 i casi di influenza aviaria ad alta patogenicità A(H5) rilevati negli uccelli selvatici europei tra settembre e novembre 2025, un valore quattro volte superiore allo stesso periodo del 2024. È quanto riportato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che definisce il numero il più alto almeno dal 2016. La stessa valutazione è ripresa dall’ECDC, che segnala un aumento del rischio di esposizione umana nelle aree interessate.
Secondo l’EFSA, nel periodo considerato sono stati identificati 1.443 casi in 26 Paesi. La circolazione virale ha interessato soprattutto gli uccelli acquatici, con infezioni rilevate anche in esemplari apparentemente sani, segnale di una contaminazione ambientale diffusa. Si sono inoltre verificati focolai con elevata mortalità fra le gru comuni in Germania, Francia e Spagna. Il 99% dei rilevamenti è riferito al virus A(H5N1). La maggior parte dei casi appartiene a una nuova variante di un ceppo già circolante, introdotta da est e diffusasi rapidamente verso ovest.
L’EFSA indica misure immediate per contenere il rischio di introduzione del virus negli allevamenti avicoli. Tra queste, il mantenimento di un elevato livello di biosicurezza, l’eventuale confinamento dei volatili domestici nelle aree colpite, la sorveglianza rafforzata nei pollai per garantire diagnosi precoce e il monitoraggio degli uccelli selvatici nelle zone umide e nei siti di sosta migratoria. Viene inoltre raccomandata la pronta rimozione delle carcasse per evitare ulteriore contaminazione ambientale e la riduzione delle attività potenzialmente disturbanti per le popolazioni avicole.
L’ECDC richiama l’attenzione sul rischio per le persone esposte a volatili infetti, in particolare operatori avicoli, veterinari e soggetti a contatto con uccelli selvatici, compresi i cacciatori. Le persone esposte dovrebbero essere monitorate per 10-14 giorni dall’ultimo contatto e sottoporsi a test in caso di insorgenza di sintomi compatibili. L’agenzia invita inoltre i professionisti sanitari a considerare l’eventuale esposizione animale nei pazienti con sintomi influenzali nelle aree con focolai in corso.
EFSA ed ECDC pubblicano rapporti trimestrali congiunti sull’andamento dell’influenza aviaria in Europa e forniscono documenti operativi per la sorveglianza, la gestione dell’esposizione e la risposta negli animali e nell’uomo.



