Il Policlinico Vanvitelli chiude 3 reparti ma il governatore si volta da un’altra parte

Il Policlinico Vanvitelli chiude 3 reparti ma il governatore si volta da un’altra parte

15 Novembre 2025 Off Di La Redazione

Luigi D’Emilio (Cisl Fp): “De Luca si accorge che mancano i vigili, ma non fa assumere gli infermieri negli ospedali”.

“È davvero strano che il presidente della Regione Campania, Vincenzo  De Luca, si accorga che in via De Gasperi manchino i vigili urbani e non si preoccupi del traffico dei pazienti nelle corsie degli ospedali, costretti ad andarsene perché i reparti non sono attivi per carenza di infermieri. Con il massimo rispetto per il ruolo e le funzioni della polizia locale, nella sanità si ha a che fare con la vita delle persone, che ha priorità assoluta ed inderogabile!”

Luigi D’Emilio, leader della Cisl Funzione Pubblica di Napoli, lancia un “ennesimo grido d’allarme” sulla sanità partenopea, per le “condizioni sempre più critiche in cui versa il Policlinico Vanvitelli, che da lunedì prossimo chiuderebbe i reparti di Chirurgia della Tiroide, Urologia e Nefrologia per carenza di personale”.

“Sarebbe – sottolinea il leader della federazione Luigi D’Emilio – una decisione incredibile, alla quale ci opponiamo fin da subito perché è assurdo ridurre ulteriormente i posti letto a disposizione dell’utenza in una struttura che già non ne utilizza altre centinaia da anni. Se il problema, come sostiene la direzione aziendale, è la carenza di personale, ribadiamo che ci sono ben 2 graduatorie attive alla Asl Napoli 1 e a quella Napoli 2 Nord da cui attingere.

In una lettera inviata al management del Vanvitelli, la Funzione Pubblica segnala che “il personale è stato costretto a lavorare oltre le 20 ore consecutive in trasgressione alle norme legali e contrattuali, ed ha dovuto chiamare la pattuglia della Polizia di Stato per ottenere lo smonto”.

In attesa che gli addetti vengano rimpinguati, la Cisl chiede “l’applicazione ad horas dell’articolo 32 del contratto di settore che regolamenta le prestazioni sanitarie aggiuntive al di fuori dell’orario di servizio”.

“Non è possibile – conclude il segretario generale D’Emilio – immaginare che da lunedì ci siano sale operatorie vuote, posti letto bloccati e pazienti oncologici rimandati indietro. Con la salute non si scherza, soprattutto con patologie non secondarie. Se la direzione non interviene con urgenza per evitare tutto ciò, ci mobiliteremo con forza e grande determinazione in difesa dei cittadini bisognosi di cure ed interventi immediati”.