
Il “Final Gemma annual meeting” ospitato dalla Fondazione Ebris di Salerno
16 Ottobre 2025La Fondazione EBRIS di Salerno ha ospitato in questi giorni il Final GEMMA Annual Meeting, appuntamento internazionale che riunisce i 16 gruppi di ricerca europei e statunitensi coinvolti nel progetto GEMMA (Genome, Environment, Microbiome and Metabolome in Autism), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020.
Coordinato dalla Fondazione EBRIS, GEMMA rappresenta uno dei più avanzati consorzi interdisciplinari dedicati allo studio delle cause biologiche dell’autismo e allo sviluppo di nuove strategie di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento personalizzato. Il meeting ha visto la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo – dall’Australia al Nord Europa, dagli Stati Uniti all’Italia – in un confronto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future della ricerca multiomica applicata ai disturbi del neurosviluppo.
Il professore Alessio Fasano, presidente e direttore scientifico della Fondazione EBRIS, professore di Nutrizione presso la Harvard Medical School (Boston) e Chief Science and Medical Officer presso la Mead Johnson Nutrition, ha sottolineato come “il progetto sia giunto a un punto cruciale dopo sette anni di attività: sono emersi dati significativi, come il rischio più elevato di incidenza nelle famiglie geneticamente predisposte, ma anche elementi sorprendenti, come le marcate differenze tra Paesi. In Irlanda, ad esempio, i casi di autismo risultano molto più numerosi rispetto all’Italia, un dato che apre nuove prospettive di analisi”.
Fasano ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza di una corretta informazione scientifica:
“In una condizione come l’autismo, che è uno spettro e quindi comprende diverse manifestazioni, si genera facilmente molta confusione. Qualsiasi tipo di rimedio – ammesso e non concesso che l’effetto di alcuni farmaci possa avere qualche riscontro positivo o negativo sul comportamento dei bambini autistici – deve essere validato sulla base di dati concreti, altrimenti è da ritenersi fake news”.
Per il dottore Giulio Corrivetti, vicepresidente della Fondazione EBRIS e direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Salerno, l’incontro rappresenta “un momento di altissimo valore scientifico e umano, dedicato allo studio della correlazione tra marcatori biologici e sintomi comportamentali, soprattutto in età infantile. Ogni bambino è diverso e necessita di un supporto personalizzato. È fondamentale che i giovani ricercatori italiani possano confrontarsi con le eccellenze internazionali all’interno della rete che EBRIS costruisce da anni”.
Il professore Dario Siniscalco dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, coordinatore per EBRIS del reclutamento nell’ambito del progetto, ha ricordato che “il meeting ha riunito alla Fondazione EBRIS i 16 gruppi di ricerca che porteranno a termine, entro la fine dell’anno, l’ultima fase del progetto GEMMA. I risultati ottenuti finora sono molto promettenti: nei tre centri di reclutamento – Italia, Stati Uniti e Irlanda – si è riscontrata un’incidenza più alta rispetto alle statistiche ufficiali, e questo potrà aiutarci a definire nuovi percorsi di diagnosi precoce e una comprensione più approfondita dell’impatto ambientale sull’autismo”.
Il meeting ha rappresentato il momento conclusivo di confronto tra i partner del progetto, che hanno potuto discutere in modo approfondito metodologie, dati e risultati delle attività svolte. L’incontro ha permesso di definire le ultime fasi operative in vista della chiusura del progetto e della disseminazione dei risultati.
Il Final GEMMA Annual Meeting ha rappresentato un appuntamento strategico per la ricerca biomedica internazionale e un riconoscimento del ruolo di Salerno e della Fondazione EBRIS come crocevia di conoscenze scientifiche e di cooperazione tra i principali centri di ricerca europei e mondiali.