I pediatri di famiglia suggeriscono l’antinfuenzale anche  per i più piccoli

I pediatri di famiglia suggeriscono l’antinfuenzale anche per i più piccoli

8 Novembre 2025 Off Di La Redazione

Arriverà probabilmente in anticipo l’influenza quest’anno e l’invito che fanno i pediatri di famiglia è quello di vaccinare i più piccoli anche perché, la vaccinazione sarà gratuita anche per la fascia d’età sotto i sei anni. Dopo tanto tempo, come richiesto dai pediatri della FIMP, questa forma di prevenzione è stata estesa ai bambini sotto i sei anni d’eta’ considerati categoria a rischio.
La vaccinazione potrà essere effettuata dai sei mesi in sù. È importante questa forma di prevenzione anche perché i più piccoli sono quelli che si ammalano maggiormente perché il loro sistema immunitario incontra il virus per le prime volte ed è meno pronto ad affrontarlo. Inoltre questa fascia d’età è suo malgrado uno dei veicoli principali di diffusione del virus.
Una prevenzione necessaria anche perché l’influenza quest’anno si preannuncia intensa e con più casi rispetto agli anni passati. La previsione è stata fatta in base a quanto osservato in Australia dove i due virus che circolano sembrerebbero più capaci di ingannare parzialmente la risposta immunitaria.
Nel nostro paese si ipotizza un picco, tra gennaio e febbraio, fino a 20 milioni di casi.
“È già qualche settimana che si è avviata la campagna vaccinale antinfluenzale (e che si prolungherà almeno fino ad inizio anno nuovo) che come negli ultimi anni vede tra i candidati alla protezione non solo i bambini con patologia cronica (che andrebbero vaccinati fino alla maggiore età) , ma anche quelli sani nella fascia d’età compresa tra i 6 mesi e i sei anni, in particolare quelli che frequentano asili nido o scuola dell’ infanzia”. A dichiararlo il segretario della FIMP Salerno Aurelio Occhinegro. “Questo – continua il dottore Occhinegro – non solo perché l’influenza è una malattia niente affatto banale (in alcuni casi anche seria, con complicazioni infettive a carico di vari organi, soprattutto nei più piccoli; occorre  quindi proteggere direttamente il bambino in una fase di immaturità immunologica), ma anche perché questa fascia d’ età rappresenta il serbatoio naturale dell’ infezione (ed alimenta di conseguenza la circolazione ed il contagio della malattia). Dai sei mesi ai due anni non compiuti è disponibile il classico vaccino inattivato per via iniettiva, dal compimento dei due anni e fino ai 18 abbiamo da qualche anno a disposizione anche un vaccino a virus vivi attenuati (quindi anche immunologicamente più attivo) somministrato per spray nasale, ben tollerato e gradito dalla maggioranza dei piccoli pazienti. Mi appello dunque ai genitori affinché consultino iI proprio pediatra che saprà indirizzare le opportune scelte, e in una buona percentuale dei casi potrà egli stesso procedere alla vaccinazione ovvero inviare il bambino al Centro vaccinale di competenza. Si tratta dunque di una vaccinazione sicura, efficace, con poche o nulle controindicazioni e ricordiamo infine anche questa del tutto gratuita nei cronici e nella fascia d’età prima precisato. C’è ancora tempo per vaccinare il maggior numero possibile di bambini. Parlatene con il vostro pediatra” – conclude il segretario della FIMP Salerno.