
giornata internazionale del Mare Mediterraneo
9 Luglio 2025Il mare è vita. Ieri, otto luglio 2025, si è celebrata l’International day for the Mediterranean sea, la giornata dedicata alla tutela del Mar Mediterraneo e alla salvaguardia degli ecosistemi marini per prevenire i rischi naturali ed antropici e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salute del Mare Nostrum ed i pericoli che lo minacciano. Nonostante occupi solo l’1% della superficie degli oceani del Pianeta, il Mediterraneo è un mare sorprendentemente vitale che ospita circa il 7% della fauna marina mondiale, con un gran numero di specie endemiche, circa il 30%. La ragione di questa sorprendente diversità si deve alla posizione del bacino del Mediterraneo, che collega altri sistemi: l’Oceano Atlantico a Ovest, il Mar Nero e anche il Mar Rosso a Est. Il profilo irregolare delle sue coste e dei suoi fondali, che arrivano fino a 5.000 metri nei punti più profondi, contribuiscono a rendere il contesto ancora più interessante; 17mila specie animali e vegetali ospitate in una superficie blu di circa 2.5 milioni di Kmq (pari a meno dell’1% dei mari del Pianeta) incastonata in tre Continenti. Un vero e proprio scrigno marino che conta l’8% delle specie mondiali: una goccia blu che vanta una ricchezza di biodiversità di circa 10 volte superiore alla media mondiale. Ma c’è un aspetto che sta danneggiando anche il nostro mare che è quello dei rifiuti. Ogni secondo, l’equivalente di un camion carico di plastica finisce nei mari di tutto il mondo. In un anno fanno oltre 12 milioni di tonnellate di bottiglie, buste ed oggetti di ogni tipo che raggiungono gli oceani e di cui, una volta a largo, perdiamo inevitabilmente le tracce. Questo stesso mare, che ha nutrito le antiche civiltà dell’Europa Meridionale e del Nord Africa, si trova anche al centro di trasformazioni senza precedenti. La crescita della popolazione e i cambiamenti climatici in corso stanno modificando in modo sostanziale il Mediterraneo, alterando gli ecosistemi costieri, le specie marine che lo abitano e quelle che finiscono sulla nostra tavola. Purtroppo solo il 9% del Mediterraneo è inserito in aree protette e una percentuale molto inferiore è tutelata in modo efficace. Concentrarsi sulle attività di conservazione e tutela è quindi essenziale per la salute di questo mare e delle popolazioni costiere che beneficiano dei suoi servizi.