Fumo, OMS: in UE consumo ancora elevato
10 Novembre 2025Oltre 500.000 decessi l’anno nell’Unione Europea sono attribuiti al consumo di tabacco, di cui circa 80.000 dovuti all’esposizione al fumo passivo. Il dato emerge dal nuovo rapporto OMS/Europa sul controllo del tabacco a venti anni dalla ratifica della Convenzione quadro sul controllo del tabacco (WHO FCTC).
Nel 2022, il 26,5% degli adulti nell’UE utilizzava prodotti del tabacco, una quota superiore alla media globale (20,9%). L’uso risulta più frequente tra gli uomini (29,1%) rispetto alle donne (23,9%).
Il rapporto segnala una crescente diffusione delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti. Quasi uno studente su quattro tra i 15 e i 16 anni nell’UE dichiara di utilizzare e-cig, con un incremento rilevato in 22 Paesi dal 2019. In tutti gli Stati analizzati la prevalenza risulta più alta tra le ragazze.
L’OMS richiama inoltre l’attenzione sulle strategie dell’industria del tabacco e della nicotina, che fanno leva su aromi e contenuti orientati ai più giovani. Il documento indica anche il rischio di transizione dall’e-cig al tabacco combusto.
L’implementazione delle politiche di controllo del tabacco risulta non uniforme tra gli Stati membri. Tutti adottano sistemi di monitoraggio e avvertenze sanitarie estese, ma solo otto hanno raggiunto ambienti completamente smoke-free e quattro dispongono di divieti completi di pubblicità, promozione e sponsorizzazione.
Le prossime revisioni della Tobacco Products Directive e della Tobacco Taxation Directive sono considerate centrali per l’obiettivo UE di una “generazione libera dal tabacco” entro il 2040, definita come meno del 5% della popolazione consumatrice.
L’OMS sottolinea infine la necessità di una piena attuazione della Convenzione quadro, compresa la tutela dei processi decisionali dall’interferenza dell’industria, per consolidare i progressi e ridurre il carico di malattia associato al tabacco.



