Fp Cgil: Agropoli fuori dalla rete d’emergenza ma i dati smentiscono le scelte

Fp Cgil: Agropoli fuori dalla rete d’emergenza ma i dati smentiscono le scelte

25 Agosto 2025 Off Di La Redazione

Dopo la manifestazione dell’8 agosto: il territorio chiede un Pronto Soccorso vero. La FP CGIL al fianco dei cittadini di Agropoli.
La straordinaria partecipazione alla manifestazione dell’8 agosto ad Agropoli ha rappresentato molto più di una protesta: è stata una testimonianza collettiva e determinata della volontà di un intero territorio di vedere riconosciuto il proprio diritto alla salute, attraverso la riattivazione effettiva e strutturale del Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino e il suo pieno inserimento nella rete dell’emergenza-urgenza della Regione Campania.
La Funzione Pubblica CGIL Salerno ha risposto e continuerà a rispondere con fermezza a questo appello, perché questa non è una battaglia localistica, né ideologica: è una richiesta legittima, fondata sui numeri, sulla geografia del bisogno, sulla sicurezza delle cure e sulla coerenza che le istituzioni devono dimostrare nelle scelte sanitarie.
Già al momento dell’approvazione dell’Atto Aziendale dell’Asl Salerno nel 2024, la FP CGIL aveva espresso con chiarezza la propria contrarietà a un’impostazione che, pur valorizzando alcuni presìdi in aree disagiate, ha di fatto escluso Agropoli dalla rete dell’emergenza, lasciando come riferimento principale quello di Vallo della Lucania, troppo distante e non sempre raggiungibile in tempi compatibili con la gestione delle urgenze.
Ma i numeri, anche quelli più recenti, parlano con forza: nel 2024 l’ospedale di Agropoli, pur essendo privo di un pronto soccorso riconosciuto e operando senza guardia anestesiologica e cardiologica h24, ha registrato circa 11.970 accessi al punto di primo soccorso, di cui 19 codici rossi e 1.210 codici gialli, effettuando 414 ricoveri con la sola Medicina Generale attiva e ben 199 trasferimenti verso altri ospedali per l’assenza di altri reparti.
Nello stesso anno, l’ospedale di Roccadaspide – classificato come presidio in area disagiata, ma dotato di Pronto Soccorso, 4 posti OBI, Medicina, Chirurgia, Cardiologia e Terapia Intensiva – ha registrato 9.480 accessi, di cui 91 codici rossi, 1.550 codici gialli, 1.160 ricoveri in tutti i reparti presenti e 97 trasferimenti.
I dati del 2025, aggiornati al 19 agosto, confermano questo andamento: ad Agropoli si sono registrati 7.730 accessi, con 4 codici rossi, 870 codici gialli, 240 ricoveri e 85 trasferimenti. A Roccadaspide, invece, nello stesso periodo si contano 5.990 accessi, con 59 codici rossi, 1.080 codici gialli, 610 ricoveri e 46 trasferimenti.
È evidente che la struttura di Agropoli continua a essere punto di riferimento per migliaia di cittadini, pur operando in una condizione di ambiguità normativa e organizzativa: il 118 non invia i pazienti ad Agropoli, ma molti arrivano comunque autonomamente, e il presidio continua ad accogliere, visitare, stabilizzare e trasferire pazienti, nonostante l’assenza di una dotazione strutturale adeguata.
Il confronto con altre realtà territoriali, come Roccadaspide, non vuole in alcun modo creare competizione tra presìdi ospedalieri, né mettere in discussione i servizi esistenti altrove. Anzi, Roccadaspide rappresenta un esempio positivo di come un presidio in area disagiata possa essere pienamente integrato nella rete dell’emergenza-urgenza. Ma proprio alla luce di questi dati, diventa sempre più incomprensibile la scelta di non riconoscere ad Agropoli un ruolo analogo, vista la domanda sanitaria che intercetta e l’importanza strategica per un’ampia fascia del territorio cilentano.
La Fp Cgil Salerno continua a ritenere fondamentale anche la valorizzazione dell’identità sanitaria dell’ospedale di Agropoli, con i 60 posti letto previsti per la riabilitazione, la medicina della fragilità e un centro ambulatoriale oncologico. Tuttavia, questa prospettiva non può e non deve escludere l’esistenza di un Pronto Soccorso ufficialmente funzionante, perché salute e urgenza non sono compartimenti separati e ogni cittadino ha diritto a essere assistito tempestivamente, senza dover percorrere decine di chilometri.
Il prossimo Consiglio Comunale convocato ad Agropoli per il 26 agosto sarà un momento cruciale: la FP CGIL auspica un confronto ampio, responsabile e determinato, capace di unire istituzioni, cittadini e lavoratori in un’unica richiesta forte e condivisa: riportare l’ospedale di Agropoli nella rete dell’emergenza-urgenza, dotarlo dei necessari presìdi professionali – a partire da anestesisti e cardiologi – e garantire una sanità pubblica che sia davvero equa, accessibile e universale.
La Fp Cgil Salerno continuerà a sostenere con forza e determinazione questa battaglia di giustizia sanitaria –  dichiara  il segretario generale della Fp Cgil Antonio Capezzuto – al fianco della comunità di Agropoli, dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità.