Fondazione Procreazione medicalmente assistita: gravi ritardi in molte regioni

Fondazione Procreazione medicalmente assistita: gravi ritardi in molte regioni

23 Ottobre 2025 Off Di La Redazione

Regione che vai procreazione assistita che non trovi. “In Italia esiste un grave gap tra regioni riguardo all’inclusione della Procreazione medicalmente assistita (MPA) nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Ad oggi è una realtà solo in Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna, ma il sud resta completamente scoperto ed anche la Lombardia non si è ancora attivata. Serve un intervento urgente a livello centrale per gestire queste carenze”.

A dirlo è stato Luca Mencaglia, presidente della Fondazione Pma Italia, prendendo la parola oggi nell’ambito della tavola rotonda dedicata alla Procreazione medicalmente assistita (Pma), intitolata “Analizzare lo stato di attuazione dei nuovi Lea nelle diverse Regioni”, durante il Forum Leopolda Salute, la due giorni organizzata da Koncept alla Stazione Leopolda di Firenze, che mette a confronto esperti da tutto il paese per costruire insieme il primo sistema sanitario capace di rafforzarsi di fronte alle crisi.

“In Lombardia manca ancora la delibera per l’applicazione – ha spiegato Mencaglia – e, dopo 8 mesi dall’entrata in vigore a livello nazionale, si continuano ad applicare tariffe di ricovero molte più alte di quelle stabilite. Il sud Italia, nel frattempo, non dispone di centri pubblici o convenzionati per erogare prestazioni in tema di Pma, e l’unica possibilità è recarsi a pagamento”.

“Appare quindi necessario e urgente – conclude Mencaglia – un intervento a livello centrale per spingere le regioni carenti o inadempienti ad adottare modelli che già funzionano, per garantire la corretta fruizione di questo servizio medico in tutta il Paese”.