
Febbre del Nilo, in aumento i contagi nell’Aversano
23 Luglio 2025Adesso cresce la paura. I casi attribuibili alla Febbre del Nilo in Terra di Lavoro sono, infatti in aumento.
Secondo quanto riferito dalla direttrice sanitaria del Moscati, Stefania Fornasier, i quattro pazienti sono arrivati in ospedale con sintomi gravi e sono stati tutti ricoverati in Rianimazione. Il primo paziente, C.G., 68 anni, residente a Trentola Ducenta, è giunto al pronto soccorso con febbre alta e malessere generale. Inizialmente trasferito in Neurologia, è poi stato trasferito in Rianimazione a seguito dell’insorgenza di stato comatoso. Sono state inviate provette per le analisi virologiche attraverso il servizio di Epidemiologia e Prevenzione dell’ASL di Caserta presso l’Istituto Superiore di Sanità, e ulteriori campioni sono stati analizzati presso il laboratorio di Microbiologia e Biologia dell’ospedale Cotugno di Napoli, dove è stata confermata la positività al virus West Nile.
Il secondo paziente, S.N., 68 anni, proveniente da Orta di Atella, è stato ricoverato il 19 luglio in pronto soccorso per febbre alta e malessere generale. A causa del peggioramento clinico con comparsa di sopore e rigidità nucale, il 21 luglio è stato trasferito in Rianimazione. Le provette inviate al laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale Cotugno di Napoli hanno confermato la positività al virus West Nile tramite PCR su sangue intero. Altri due pazienti, V.R., 65 anni, residente ad Aversa, e G.M., 76 anni, di Sant’Antimo, sono attualmente ricoverati in Neurologia, dove è stata già posta diagnosi di infezione da West Nile virus. Con questi ultimi due casi, il totale dei pazienti accertati sale a quattro.