
Estate e farmaci, le raccomandazioni contro gli effetti del caldo
8 Luglio 2025Non solo le persone, anche i farmaci “soffrono” il caldo. Temperature elevate, umidità e luce solare diretta possono compromettere l’efficacia e la sicurezza dei medicinali, specie in questi giorni segnati da ondate di calore sempre più frequenti e durature. Per questo l’Aifa – l’Agenzia italiana del farmaco – ha diffuso sui propri canali social un vademecum con tutte le raccomandazioni utili per una corretta conservazione dei farmaci durante l’estate, accompagnato da un podcast esplicativo.
Temperature sotto controllo e attenzione all’aspetto dei farmaci
La regola d’oro è semplice: conservare i medicinali in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore. Se non sono previste specifiche indicazioni, è bene non superare i 25 °C. In viaggio, è consigliato l’uso di borse termiche refrigerate. In auto meglio tenerli nell’abitacolo climatizzato e non nel bagagliaio; in aereo, i farmaci salvavita vanno sempre nel bagaglio a mano, accompagnati da prescrizioni mediche.
Alcuni medicinali sono particolarmente sensibili: l’insulina, ad esempio, deve essere mantenuta tra i 2 e gli 8 °C, così come molti farmaci ormonali, anticoncezionali e terapie per la tiroide. Se un medicinale cambia colore, odore, consistenza o presenta anomalie visive, è necessario consultare il farmacista o il medico prima di assumerlo.
Sole e farmaci: il rischio invisibile della fotosensibilità
Alcuni principi attivi possono provocare reazioni di fotosensibilizzazione come dermatiti, eczemi o arrossamenti. Il rischio è maggiore con creme cortisoniche, gel, spray, antibiotici, anticoagulanti e cerotti medicati (come quelli al ketoprofene), che richiedono attenzione particolare: in alcuni casi, è opportuno evitare l’esposizione al sole per settimane dopo l’uso.
Meglio le compresse dei liquidi
In estate, se possibile, è preferibile optare per formulazioni solide come compresse e capsule, meno sensibili al calore rispetto a sciroppi, soluzioni o sospensioni.
Quando i farmaci aumentano i rischi del caldo
Non solo conservazione: anche l’assunzione di alcuni farmaci può peggiorare gli effetti del caldo sull’organismo. Alcune categorie, infatti, interferiscono con la termoregolazione, la pressione arteriosa o lo stato di vigilanza, aumentando i rischi per i soggetti fragili, come anziani e cronici. In casi estremi, solo su indicazione del medico, si può valutare una rimodulazione della terapia.
Ecco le classi farmacologiche più a rischio:
• Anticolinergici: ostacolano la sudorazione e la vigilanza.
• Antipsicotici: riducono la termoregolazione e la pressione.
• Antistaminici e antidepressivi: interferiscono con la sudorazione e la percezione del calore.
• Antiparkinsoniani, ansiolitici e rilassanti muscolari: aumentano vertigini e confusione, influenzano il raffreddamento.
• Beta-bloccanti, antiadrenergici e diuretici: possono causare disidratazione, ipotensione e iponatremia.
• Antiepilettici: aumentano il rischio di disorientamento.
Infine, l’Aifa ricorda che “la sicurezza non va in vacanza”: è importante organizzarsi prima della partenza, portando con sé le confezioni originali dei farmaci per evitare errori su dosaggi e scadenze, e affidandosi ai professionisti sanitari per dubbi o esigenze particolari.