Elezioni regionali: veni, vidi, Fico

Elezioni regionali: veni, vidi, Fico

25 Novembre 2025 Off Di Antonio Magliulo

Elezioni regionali. In Campania vince Fico ma nessuno nutriva dubbi. Del resto erano in tantissimi ad essere convinti che, una volta superate le schermagli iniziali e si fosse raggiunto l’accordo fra “Campo Largo” e “A testa alta”, in buona sostanza Fico e De Luca, il risultato non poteva essere che quello intravisto sin dai primi spogli delle schede.

Al Centro-destra che ha espresso il candidato Cirielli in zona cesarini e che, per la verità, non ha mai mostrato, né prima né durante, di essere ossessionato dall’idea di “prendersi la Campania”, è andata anche di lusso. Meno bene al candidato presidente. Edmondo Cirielli ci ha messo e rimesso la faccia, pur consapevole dell’ineluttabile sconfitta ha tentato almeno di fare in modo che la sconfitta non si tramutasse in rotta. C’è riuscito? Ai posteri l’ardua sentenza.

Non ci appassionano “nciuci” e “nciucisti” ma non possiamo non ribadire il nostro personale convincimento che la coalizione che governa il Paese, pur con tutte le passarelle di rito, non abbia spinto a sufficienza sull’acceleratore.

Ha vinto Roberto Fico, dicevamo, e al nuovo presidente è doveroso fare i nostri migliori auguri di un mandato ricco di soddisfazioni. Le sue soddisfazioni, almeno in parte, dovrebbero coincidere con quelle dei cittadini Campani.

Fosse solo per l’età, un consiglio lo vogliamo dare al nuovo governatore. In questi giorni lei ha preso posizioni nette ed anche condivisibili – almeno per chi scrive è così – sulla sanità. Non faccia come De Luca che, “fiutando l’affare politico” della sanità, ha puntato su di una gestione diretta. La sanità è un mare infido, pieno di scogli e di secche, e chi vi si avventura senza un’adeguata preparazione tecnica, rischia di incagliarsi o di naufragare. La soluzione ottimale è affidarla ad un tecnico capace, dotato di equilibrio, che sappia lavorare in sinergia con il livello politico che è chiamato, invece, a dare l’indirizzo.

Proprio in questi giorni, De Luca ha annunciato, “Urbi et Orbi”, di aver denunciato un servizio realizzato dalla trasmissione Rai Report, reo di aver gettato fango sulle liste di attesa. Confesso la colpa, non ho visto il servizio per cui non sono in grado di esprimere giudizi ma una cosa è certa, anche in Campania bisogna aspettare mesi per ottenere determinate visite specialistiche. Per non parlare degli esami diagnostici (soprattutto immagini) ai quali si può accedere solo per un tempo contingendato, poi i Centri convenzionati esauriscono il budget e per l’ammalato grave (pazienti oncologici….) non restano che due soluzioni:  o mettere mano a u  portafogli ben “nutrito” o rinunciare a fare l’esame, rimandandolo al mese successivo. E non è detto che si sarà più fortunati.

E poi c’è il problema legato alla carenza di personale sanitario: medici, infermieri, operatori socio-sanitari. In tutti i reparti ed i centri si registra un cronico sottorganico.  E poi quello relativo all’esiguità del numero dei medici di famiglia che non è sufficiente a coprire adeguatamente il territorio. Discorso analogo per gli anestesisti, oltretutto le università ne “sfornano” sempre pochi, per i medici dell’emergenza-urgenza e qui il discorso attiene anche agli atti di violenza becera e insulsa che subiscono da utenti in preda ad una “crisi” di nervi.

Concludendo, signor presidente, la sanità è una brutta gatta da pelare per cui occorre un serio lavoro di squadra. Il rovescio della medaglia è che chi riuscirà, anche solo in parte nell’impresa, avrà la strada apertissima per giungere nel cuore della politica ai più alti livelli.