
Da Francesco a Leone XIV, il difficile cammino del rinnovamento
13 Maggio 2025La strada oramai è tracciata. La Chiesa di Roma, pur nella complessità della presente stagione, continua ad avanzare, senza dimenticare, e non poteva essere diversamente, le radici profonde che affondano nella Tradizione e nella Sana Dottrina. Con don Nicola Lombardi, parroco di San Bartolomeo Apostolo e rettore del Santuario di Santa Lucia a Caserta, qualche piccola riflessione sul tema.
Il Papa dei poveri e degli ultimi. Francesco è stato un Papa che ha provato a ristabilire i valori autentici del messaggio di Cristo.
Più che ristabilire ad esplicitare ulteriormente con delle iniziative e delle particolari attenzioni in riferimento ai poveri ed agli ultimi. L’istituzione della Giornata Mondiale dei Poveri che si celebra la terza domenica di novembre così come il suo costante impegno a visitare situazioni di disagio come le carceri od offrire riparo e ristoro ai senza tetto sotto il colonnato del Bernini attraverso il Cardinale Elemosiniere Apostolico Konrad Krajewski. In sostanza ci ha richiamati continuamente alla cura degli ultimi e dei poveri.
Tante cose sono state fatte, la riforma della banca vaticana, la lotta senza quartiere alla pedofilia ma altre restano ancora da fare. Un fatto è certo, dopo questo pontificato risulta complicato tornare indietro.
Certamente. Più trasparenza nello Ior, di sicuro la lotta alla pedofilia fissando nuove norme, aver recuperato la moltitudine di persone divorziate e risposate permettendo loro di accedere ai Sacramenti e una sorta di benevolenza nei confronti delle persone omosessuali e lgbt.
Qual è la cosa che ha apprezzato di più di papa Francesco?
Sicuramente il costante riferimento alla Pace, alla non violenza, al disarmo a non intervenire laddove c’erano dinamiche ambigue come convegni organizzati dalla Chiesa ma finanziati da Leonardo che è il maggiore produttore d’armi.
Purtroppo ignoriamo spesso le dinamiche interne ai vari Episcopati e, vivaddio, la Chiesa ha dimostrato di procedere anche quando la sede papale è vacante. Insistere troppo sull’elezione papale non va anche se il Papato è sicuramente il più alto Servizio.
Leone XIV sulla scia della “Rerum Novarum” prodotta dal suo predecessore Leone XIII ma senza dimenticare Leone uno dei fraticelli più vicino a San Francesco d’Assisi. Anche nel nome il nuovo pontefice potrebbe rappresentare una sintesi tra tradizione e progresso.
Senza dubbio il nome di un Papa è indicativo della sua missione, dei suoi riferimenti e, nella fattispecie, il riferimento è a Leone XIII. Penso che ogni Papa senta il compito e la missione di mettere insieme le diverse anime della Chiesa, più che di tradizionalisti e progressisti io parlerei delle diverse visioni della Chiesa. Non a caso riferendosi alla Chiesa Papa Francesco parlava di poliedro. La Chiesa non è da immaginare come una sfera in cui tutti i punti della superficie curva sono equidistanti dal centro mentre il poliedro ha una superficie composta da facce piane. Il Papa pertanto ha il compito di tenere insieme le diverse sensibilità.