Cisl Pensionati, presidio alla Regione contro liste d’attesa e addizionale
5 Novembre 2025La federazione dei pensionati della Cisl ha organizzato un presidio per venerdì mattina 7 novembre davanti al palazzo della Regione a Santa Lucia per protestare contro le liste di attesa nella sanità e l’addizionale eccessivamente cara. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di rivolgere un pressante appello ai candidati alle prossime elezioni del 23 novembre, affinchè assumano impegni precisi su due questioni ritenute dal sindacato “vere e proprie emergenze”.
“Vogliamo – dicono il segretario regionale Antonio Maglio e il subreggente dell’area metropolitana di Napoli Lorenzo Medici – che si mettano al centro dell’azione istituzionale le esigenze e i bisogni degli anziani, ormai allo stremo. I programmi elettorali devono caratterizzarsi su temi di interesse dei cittadini, non sulle chiacchiere inutili. Dalle risposte che arriveranno decideremo le eventuali altre azioni di mobilitazione da portare avanti nelle prossime settimane”.
“Riteniamo fondamentale – sottolinea Medici – il rispetto della legge, che prevede un tempo massimo di 120 giorni entro cui effettuare le prestazioni ambulatoriali. Invece le prenotazioni, a partire dalle strutture sanitarie di Napoli e provincia su cui insistono oltre 3 milioni e mezzo di cittadini, vengono fissate anche ad un anno e più, colpendo persone che già presentano situazioni soggettive di difficoltà per la loro età o per malattie importanti, fino al rischio di comprometterne la guarigione”.
La federazione della Cisl sta avviando ricorsi “per ottenere i rimborsi per le pratiche che sforano i limiti indicati, e per fare giustizia in un settore sempre più allo sbando”. Nel frattempo, sollecita “percorsi dedicati di sabato e domenica per gli over 70 che hanno bisogno di cure tempestive molto più degli altri, utilizzando i fondi nazionali giù destinati alla Campania”.
L’altra questione sul tappeto è l’addizionale regionale. In Campania si paga la quota più alta d’Italia, al 3,3%, mentre al Nord è la metà, con servizi di qualità decisamente superiore. “Agli aspiranti presidenti e consiglieri regionali – concludono Maglio e Medici – chiediamo che nella prossima legge di bilancio venga istituito un apposito fondo destinato al taglio dell’addizionale all’1,7% per le fasce deboli, come in Lombardia. In proposito registriamo una prima apertura da Fico, incontrato con la Cisl Campania, e siamo in attesa della stessa disponibilità da parte di Cirielli, che vedremo con la confederazione l’11 novembre prossimo.”



