Cisl Fp Salerno, nella gestione D’Amato sono state realizzate buone cose

Cisl Fp Salerno, nella gestione D’Amato sono state realizzate buone cose

14 Maggio 2025 Off Di La Redazione

I nuovi delegati eletti nella Rappresentanza Sindacale Unitaria per la CISL FP di Salerno nelle elezioni del 17 aprile scorso riuniti in assemblea per definire i termini per l’insediamento presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria hanno preso atto che dagli organi di stampa a più riprese si sta prospettando un cambio al vertice dell’ente. Esprimono preoccupazione anche alla luce del fatto che il mandato dell’attuale manager Vincenzo D’Amato non sembrerebbe in scadenza, prevista per l’anno 2026 tra i mesi di giugno e luglio, per cui non risultando né revoca di incarico né eventuali dimissioni del direttore generale, sembrerebbe che un eventuale avvicendamento sia frutto di rumors che non trovano conferme e che, a parere dei delegati della Rsu alimentano confusione tra i lavoratori e soprattutto tra tutta la comunità salernitana di riferimento. Spesso purtroppo nella lettura del contesto ci si dimentica del passato e dell’eredità iniziale in cui l’attuale management si è trovato ad operare. Molti sono stati gli interventi dell’attuale gestione dell’ente per cercare di migliorare gli aspetti organizzativi e funzionali di tutta la complessa filiera dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, a cominciare dall’attivazione presso il Pronto soccorso del “Ruggi” della figura del servizio sociale sulle 12 ore e continuativo per tutta settimana, sabato e festivi inclusi, quale collegamento tra i sanitari, i familiari ed  il territorio con contestuale attivazione dei nuovi colori per i codici nell’adeguamento del triage e della predisposizione dei monitor che in progressione informativa riporta per i familiari in attesa il percorso di cura. Sempre per il Pronto soccorso, balzato spesso agli onori della cronaca per le difficoltà derivanti dal sovraffollamento, spesso determinato da pazienti affetti da patologie curabili presso strutture territoriali se non addirittura al domicilio, sono state definite diverse procedure e percorsi finalizzati anche con il potenziamento di specialisti all’interno della struttura. Anche se forse non di competenza poiché tali servizi dovrebbero essere presi in carico dalle strutture territoriale dell’Asl, ha attivato la presa in carico dei pazienti leucemici in condizione di fragilità. L’attuale gestione ha reso possibile una maggiore integrazione tra università ed ospedale attraverso una valorizzazione delle funzioni di didattica e di ricerca con quelle assistenziali. Tale processo incrementato e cementato nella contestualità delle diverse difficoltà che emergevano durante il processo tra la componente universitaria e quella ospedaliera dell’azienda ha determinato che oggi sono attive ben 20 scuole di specializzazione e l’Azienda Ospedaliera Universitaria è frequentata da circa 1900 discendi e da 550 specializzandi. Presso il “Ruggi” sono innumerevoli gli studi osservazionali e le sperimentazioni in corso per molteplici dispositivi e farmaci innovativi oltre alla realizzazione in corso di ben 26 progetti di ricerca PNRR, autorizzati dal ministero con un finanziamento di oltre 7 milioni di euro. Non da ultimo, ma non per importanza, al fine di migliorare il benessere organizzativo dei dipendenti sono stati realizzati un parcheggio per oltre un centinaio di posti aggiuntivi modificando la logistica di quelli esistenti ed è stata programmata la realizzazione di un ASILO NIDO per i figli dei dipendenti che a breve dovrebbe aprire le porte per i figli dei dipendenti. Sul lato della contrattazione integrativa – conclude Alfonso Della Porta segretario provinciale della CISL FP Salerno – è innegabile lo stato di avanzamento dopo decenni di stallo su progressioni interne, differenziali economici di professionalità e predisposizioni degli incarichi. Infatti si aspetta una convocazione a breve da parte della direzione generale e dopo l’intervenuto insediamento della nuova RSU per riprendere il confronto poiché è attraverso la negoziazione he si determinano stati di avanzamento e si da risposte concrete ai bisogni dei lavoratori, aspetti che si riflettono ampiamente sulla qualità e quantità delle prestazioni.