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31 Ottobre 2025La chirurgia plastica italiana è ai primi posti nel mondo, “over the top” come recita il titolo del 73° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPPRE), a Napoli dal 30 ottobre al 1 novembre. E il suo trend più evidente è all’insegna del “Less is better”: interventi e trattamenti progressivamente meno invasivi, ma soprattutto eseguiti con il massimo della preparazione e personalizzazione, per esaltare la bellezza di ogni paziente, rispettandone l’unicità.
“I chirurghi plastici di tutto il mondo riconoscono a noi italiani il massimo della preparazione scientifica e chirurgica abbinata a una mentalità per definizione flessibile e creativa – dice Stefania de Fazio, presidente del congresso SICPRE -. Un’unicità che nasce dalle grandi scuole di chirurgia plastica che abbiamo avuto in Italia, a partire dagli Anni 50, e dal gusto per il bello e l’armonia che fa intrinsecamente parte della nostra cultura”. Proprio questa “abitudine” al bello rende i pazienti italiani particolarmente esigenti. “In questo senso diciamo che i pazienti italiani sono i ‘peggiori’ del mondo – prosegue de Fazio – perché hanno aspettative elevatissime”.
“Spetta a noi medici riportarli alle reali possibilità chirurgiche e al buonsenso, compreso il valore economico della prestazione e l’importanza della sicurezza – dice Maurizio Ressa, presidente della SICPRE e direttore dell’Unità Complessa di Chirurgia Plastica dell’Istituto dei Tumori di Bari -. “Facciamo da anni sensibilizzazione e informazione sulla sicurezza e siamo al lavoro con le altre società scientifiche per arrivare a un disegno di legge che definisca il chi, il come e il dove di ogni intervento e trattamento”.



 
					
							 
					
							 
					
							