
Cardarelli, con la telemedicina Piani terapeutici e visite di controllo si gestiscono online
5 Agosto 2025
L’utilizzo del sistema di televisita per consultare il medico senza entrare in ambulatorio sta diventando sempre di più una realtà consolidata. Al Cardarelli sono state effettuate circa duecento visite in sei mesi in sette diversi ambiti: Immunologia, Neurologia, Pneumologia, Diabetologia, Endocrinologia, Terapia del Dolore.
Il sistema è particolarmente apprezzato per visite di controllo e rinnovo dei piani terapeutici da parte di pazienti che hanno problemi di deambulazione o sono impossibilitati a raggiungere l’ospedale.
“I pazienti che hanno sperimentato questo sistema sono molto soddisfatti – commenta Maria Bova, immunologo presso la Medicina interna 2 del Cardarelli – i tempi degli spostamenti e quelli di attesa si annullano. La visita si può effettuare al lavoro, da casa o dal luogo di vacanza. Basta connettersi dal proprio pc o da un cellulare. Un caso particolare mi è capitato con una paziente neomamma con un problema di complessa orticaria che ha potuto continuare ad allattare il proprio figlio mentre faceva la televisita collegata con l’ospedale”.
Per fare una visita in modalità remota basta farne richiesta al momento della prenotazione al CUP. Alcuni tipi di visite possono prevedere anche il supporto di particolari strumenti. È il caso del monitoraggio delle apnee notturne per il disturbo del sonno effettuato dal reparto di Pneumologia, attraverso dispositivi elettronici che consentono di valutare sindromi respiratorie croniche che si manifestano in modo particolare nella fase di riposo. Il paziente a casa utilizza uno strumento di registrazione del sonno che invia i dati al medico in ospedale, questi li valuta e si consulta col paziente anche in modalità remota. Dice Antonio Starace, specialista dell’unità operativa complessa di Pneumologia e Fisiopatologia Respiratoria: “La televisita assicura un controllo dell’efficacia della terapia senz’altro maggiore con una verifica dell’aderenza della terapia più efficiente “.
I sistemi di telemedicina, oltre a garantire la comodità di non doversi allontanare dai propri luoghi di vita, assicurano al paziente riduzione di costi e tempi. Si risparmia sui costi di spostamento in ospedale, si riduce il tempo di attesa – le televisite hanno tempi di attesa inferiori alle visite tradizionali –, si azzera il tempo del trasporto e quello che si trascorre nella sala di attesa.
“Nel nostro caso – spiega Massimo Liguori, responsabile della Diabetologia del Cardarelli – l’opportunità più grande per il paziente è il rinnovo del piano terapeutico senza dover fare una visita in presenza in ospedale. Questo fattore è particolarmente importante per i pazienti più anziani che vivono male lo stress dello spostamento. Di fatto, con questo sistema, il medico entra in casa del paziente, come si faceva una volta. In un caso mi è capitato di un paziente che si è collegato dal bagno di casa; non per una necessità impellente, ma perché era il punto della casa col miglior collegamento”.
Le televisite sono uno strumento molto utilizzato, ad esempio, dal Centro Cefalee dell’Unità operativa complessa di Neurologia. “Soprattutto per i pazienti che devono effettuare il rinnovo del piano terapeutico di monoclonali per la profilassi dell’emicrania, già sottoposti ad un primo controllo in presenza e dei quali abbiamo verificato l’efficacia e la tollerabilità”, spiega Angelo Ranieri, responsabile dell’Ambulatorio dedicato all’inquadramento diagnostico e al trattamento delle varie forme di cefalea sia secondarie che primarie. “Stiamo anche pensando di implementare questo servizio con una sorta di doppia opzione proprio nella prescrizione, per capire quando è opportuno continuare con la telemedicina e quando è il caso di vedersi in ospedale”.
Abitualmente utilizzata anche dal Centro di Neuroimmunologia e Sclerosi Multipla diretto da Giorgia Teresa Maniscalco, la televisita può avere anche fini non strettamente clinici. “Ad un mese dalla diagnosi ad esempio di Sclerosi multipla o di altre patologie del sistema nervoso, risentiamo il paziente per capire se ci sono effetti collaterali della terapia o semplicemente per affrontare insieme a lui dubbi ed incertezze. È un modo per farlo sentire al centro di un percorso, preso in carico, non necessariamente l’incontro via web si configura come una visita, a volte serve un conforto da parte dell’équipe. Senza contare il fatto che molti pazienti sono giovani e spesso si trovano fuori regione o paese per lavoro e con la modalità a distanza riescono a conciliare l’impegno professionale con la cura senza dover rientrare a Napoli. Ciò ha effetti importanti sull’aderenza alla terapia ed effetti decisivi per la qualità della vita dei nostri pazienti”.
Nel pieno dell’estate molti pazienti effettuano la visita dai luoghi di villeggiatura, senza doversi preoccupare di tornare in città per andare in ambulatorio. Non importa se si è in Italia o all’estero o su una spiaggia o in montagna. Tutto ciò che serve è un buon collegamento alla rete dati ed uno smartphone o un computer. Per supportare i pazienti e i medici nello svolgimento delle televisite, l’ospedale ha strutturato uno specifico servizio di supporto, utile ad agevolare quanti sono meno esperti.
“È auspicabile che tutte le visite di controllo si trasformino in televisita – aggiunge lo pneumologo Starace -, abbiamo pazienti che provengono dalle isole e che evitano in questo modo di prendere un aliscafo. Così come coppie che soffrono della stessa patologia e che possono tranquillamente sottoporsi a visita comodamente dal loro salotto di casa”.