Campania, la Chiesa in cammino per denunciare le reiterate violenze all’ambiente

Campania, la Chiesa in cammino per denunciare le reiterate violenze all’ambiente

13 Maggio 2025 Off Di La Redazione

Il grido di dolore della Chiesa locale per l’ambiente violentato. “Quello che comincerà il 16 maggio, non è una via Crucis nelle terre inquinate delle diocesi campane, ma un pellegrinaggio di speranza che quanto accaduto sui nostri territori, non si ripeta mai più”.

Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale campana, monsignor Antonio Di Donna, nel corso della conferenza stampa di presentazione del pellegrinaggio “Sulle orme della Laudato sì”, svoltasi ad Acerra (Napoli), alla presenza del presule, del vescovo ausiliario di Napoli, monsignor Gaetano Castello, e del padre missionario Daniele Moschetti.

Il gruppo di camminatori, con sacco a pelo, zaino, e soprattutto in preghiera, partiranno il 16 maggio dal Santuario di Pompei per raggiungere, il 24, giorno dell’anniversario dell’enciclica, Piazza del Gesù a Napoli. “L’evento è promosso dall’intera conferenza episcopale – ha aggiunto Di Donna – ma toccherà solo alcune diocesi denunciando le varie situazioni di criticità. I camminatori visiteranno le diocesi interessate dove saranno anche ospitati per la notte, e a loro si uniranno i cittadini delle zone interessate. Ma caratteristica di questo pellegrinaggio giubilare è la speranza: si può pensare ad una via Crucis nelle zone inquinate, ma non è solo questo. Vogliamo evidenziare che ci sono segni di speranza, perchè dopo la sentenza della corte europea dei diritti dell’uomo qualcosa si è mosso, ed a breve scadrà il lavoro fatto dal commissario per le bonifiche Vadalà, che dovrà consegnare la sua relazione al Governo. Dobbiamo iniziare il pellegrinaggio anche chiedendo perdono al Signore, chiedendoci dove eravamo quando è successo”. Padre Daniele, invece, ha sottolineato che quello che partirà il 16 maggio è “un pellegrinaggio particolare, un cammino a piedi nelle terre deturpate dall’uomo per il business, per il denaro”. “La cosa bella che emerge da questa iniziativa – ha detto monsignor Castello – e che ci fa ben sperare nella crescita di sensibilità da parte di tutti. Un’occasione per scoprire tante realtà, e l’ultimo incontro che si svolgerà a Napoli, è stato organizzato nel contesto dei gruppi religiosi ma anche delle autorità civili per fare capire quanto ancora c’è da fare e quanto si è fatto”.