“Caciobond” solidale e di successo

“Caciobond” solidale e di successo

17 Ottobre 2020 0 Di Giuseppe Manzo

Parte del ricavato ha fatto “bene al cuore”, privilegiando il fine nobile della solidarietà. Infatti il venti per cento del ricavato stato donato all’ospedale Cotugno.

 

È nato per sostenere l’economia locale durante la crisi del settore bufalino provocata dall’emergenza covid-19: questa la finalità del caciobond, il primo caciocavallo di latte di bufala che si acquista oggi, ma si consuma dopo la stagionatura.

L’idea agroalimentare più innovativa e curiosa fu lanciata nella fase di lockdown dall’allevatore Giuseppe Morese di Pontecagno-Faiano e sostenuta dalla Condiretti Salerno. I risultati delle vendite hanno confermato il successo dell’iniziativa, e parte del ricavato ha fatto “bene al cuore”, privilegiando il fine nobile della solidarietà. Infatti il venti per cento del ricavato dei caciobond  è stato donato all’ospedale Cotugno di Napoli, in prima linea nella lotta al coronavirus che ha accettato e materialmente ricevuto la donazione. L’iniziativa solidale ha ricevuto i ringraziamenti del direttore amministrativo Giovanni De Masi.

“Doveroso parteciparvi del ringraziamento giunto dal Cotugno di Napoli – ha scritto su Facebook Giuseppe Morese – un doveroso ringraziamento a Coldiretti Salerno che ha supportato con entusiasmo e forza l’iniziativa durante la scorsa primavera”.

Soddisfazione anche del direttore della Coldiretti Salerno Enzo Tropiano. “Siamo orgogliosi di aver sostenuto questa iniziativa che coniuga la generosità dei nostri imprenditori alla capacità di innovazione, in un momento di così grande difficoltà per il Paese. Sostenere l’ospedale Cotugno di Napoli, in prima linea nella lotta al Covid 19, significa sostenere la rinascita dei nostri territori”.