Aziende sanitarie, Anaao-Assomed sulle nomine dei direttori generali

Aziende sanitarie, Anaao-Assomed sulle nomine dei direttori generali

27 Giugno 2025 Off Di La Redazione

La sezione campana dell’Anaao Assomed esprime un sentito augurio di buon lavoro a tutti i Direttori Generali che, dal prossimo mese, prenderanno servizio presso le Aziende Sanitarie Locali, le Aziende Ospedaliere e Ospedaliere Universitarie della Regione. «Siamo certi che ciascuno di loro saprà mettere a frutto competenza e spirito di servizio nel guidare strutture essenziali per la salute dei cittadini campani», dice il segretario regionale Bruno Zuccarelli. «Il nostro auspicio è che si possa instaurare un confronto franco e sempre orientato all’interesse primario di chi, ogni giorno, si impegna in prima linea per garantire prestazioni sanitarie di qualità». Per l’Anaao Assomed, i Direttori Generali sono chiamati anzitutto a proteggere e valorizzare il capitale umano delle aziende sanitarie: medici, infermieri e tutto il personale sociosanitario meritano politiche aziendali che mettano al centro la prevenzione dalle aggressioni e dal rischio di burnout, il giusto riconoscimento economico e professionale, e percorsi strutturati di formazione continua per favorire lo sviluppo delle loro competenze e carriere. «Serve un dialogo costante tra le Direzioni Generali e le organizzazioni sindacali rappresentative dei Medici Dirigenti – ricorda Maurizio Cappiello (segretario regionale vicario) – solo attraverso una contrattazione responsabile e partecipata sarà possibile individuare soluzioni condivise, superando conflittualità sterili e concentrandosi sulle priorità reali degli operatori e dei cittadini». Dall’Anaao Assomed Campania, infine, l’augurio che i nuovi Direttori Generali sappiano cogliere questa opportunità per rafforzare la coesione interna, promuovere la trasparenza, in una regione che ha enormi professionalità che si vedono mortificate da altrettanto enormi carenze e criticità. «È tempo di investire nella sicurezza dei pazienti e degli operatori. È tempo che l’economia e l’etica vadano di pari passo», conclude Zuccarelli.