
Asl Na 3, ferite croniche: eccellenze a confronto
2 Maggio 2025L’obiettivo è quello di creare percorsi terapeutici efficaci utilizzando le migliori pratiche nella gestione delle ulcere dell’arto inferiore, delle ulcere del piede diabetico e delle piaghe da decubito. Ma anche utilizzare in modo efficace le nuove tecnologie di terapia delle ferite nella pratica clinica quotidiana, come la Npwt e il sistema idrochirurgico (Versajet) per la preparazione del letto di ferita e determinare la tecnologia più adatta per la gestione in base alle condizioni della ferita.
La Rete aziendale di riparazione tissutale Asl Napoli 3 Sud diretta dal Marino Ciliberti con sede principale all’ospedale nuovo di Gragnano è da tempo riconosciuta come una vera eccellenza. Dopo l’esperienza dello scorso dicembre 2024 che vide protagonisti team specialisti proventi dalla Liguria e dal Piemonte, si ripete il Visiting Therapy Center Program (Vtp), il 5 e 6 maggio 2025 con un doppio appuntamento a Gragnano e al Towers hotel Stabiae.
Questa volta a raccogliere il know-how maturato dal centro di Gragnano ci saranno un’equipe provenienti dell’ospedale Niguarda di Milano, dall’Humberto I di Enna e dall’ospedale di Milazzo.
In programma sessioni formative teoriche e pratiche, sedute operatorie presso l’ospedale di Boscotrecase dove verrà mostrato il nuovo protocollo chirurgico messo a punto dalla Rete aziendale di riparazione tissutale con utilizzo di staminali da midollo e sostituti dermici per la cura delle lesioni cutanee.
“L’iniziativa – afferma Ciliberti – è un’opportunità unica per approfondire approcci innovativi nella gestione delle ulcere degli arti inferiori, delle ulcere del piede diabetico e delle piaghe da decubito. La metodologia del corso sarà altamente interattiva: i partecipanti compileranno una check-list preliminare, presenteranno il loro modello organizzativo e prenderanno parte a sessioni pratiche e teoriche integrate da video, discussioni e attività in sala operatoria”.
Il Visiting Therapy Center Program si rivolge a team multidisciplinari di operatori sanitari provenienti dalla stessa struttura ospedaliera, includendo chirurghi, infermieri e personale non clinico, con l’obiettivo di promuovere modelli organizzativi efficaci e sostenibili nella gestione delle ferite croniche.