Asl Salerno, cambia l’atto aziendale: Agropoli avrà il Pronto soccorso

Asl Salerno, cambia l’atto aziendale: Agropoli avrà il Pronto soccorso

4 Novembre 2025 Off Di La Redazione

“Accogliamo con soddisfazione la notizia che, nelle prossime ore, l’Asl Salerno si appresta a modificare il proprio Atto Aziendale prevedendo formalmente l’istituzione del Pronto Soccorso presso l’ospedale di Agropoli. Si tratta di un passaggio importante, atteso da anni, che abbiamo richiesto perché rappresenta un segnale concreto verso il ripristino del servizio di emergenza-urgenza e verso il pieno riconoscimento del diritto alla salute per la comunità cilentana.
Pur apprezzando questo indirizzo, ribadiamo che saremo vigili affinché l’impegno si traduca rapidamente in fatti concreti, nei tempi più brevi possibili e con atti amministrativi chiari. È fondamentale che non si tratti di una determinazione legata al clima pre-elettorale, ma di una scelta strutturale e definitiva che restituisca dignità al presidio ospedaliero, ai cittadini e alle lavoratrici e ai lavoratori che da anni garantiscono, con professionalità e sacrificio, la continuità dell’assistenza.
Fin dall’inizio di questa lunga battaglia per la sanità pubblica abbiamo avuto un ruolo determinante, richiamando con forza l’attenzione sull’alto numero di accessi al Punto di Primo Intervento (PPI) di Agropoli: nel 2024 sono stati registrati circa 11.970 accessi, con 19 codici rossi, 1.210 codici gialli e 199 trasferimenti verso altri ospedali. Già al 19 agosto 2025 erano stati registrati oltre 7.700 accessi, mentre a fine agosto di quest’anno si sono registrati circa 8.000 accessi. Dati che confermano come la struttura abbia di fatto svolto un ruolo da pronto soccorso, non da semplice PPI. Un tipo di servizio che, non a caso, l’Atto Aziendale non ha previsto né per l’ospedale di Agropoli né altrove, in quanto previsto solo sul territorio e comunque dove gli accessi siano inferiori ai 6.000.
Con la nostra nota del 16 ottobre 2025 abbiamo inoltre sollecitato l’Asl Salerno a passare dalle premesse ai fatti, chiedendo la trasformazione del PPI in un vero Pronto Soccorso e portando all’attenzione pubblica la realtà di un presidio classificato come “area particolarmente disagiata”, che secondo il DM 70/2015 deve essere dotato di un servizio di emergenza pienamente operativo e può quindi prevedere un Pronto Soccorso a tutti gli effetti.
Grazie a un lavoro costante di denuncia e di proposta, abbiamo contribuito a far emergere le criticità di una struttura che ha visto flussi di accesso superiori ai limiti di un PPI, reparti ridotti e l’assenza di supporti fondamentali come quello cardiologico e rianimativo. La prospettiva della modifica dell’Atto Aziendale, che va verso l’apertura del Pronto Soccorso e l’assunzione dei dirigenti medici necessari al suo funzionamento, rappresenta dunque una buona notizia per tutto il territorio. Anche perché è destituita da ogni fondamento la notizia che sarebbe più facile reclutare personale medico per il Punto di Primo Soccorso rispetto a un vero e proprio Pronto Soccorso, giacché con il Decreto Bollette i criteri di reclutamento sono stati parificati. È vero, invece, il contrario: si fa fatica a reclutare medici nei Punti di Primo Soccorso se non c’è adeguato supporto delle altre discipline ospedaliere, che noi pure chiediamo.
Ribadiamo le nostre priorità per il futuro dell’Ospedale di Agropoli: non un libro dei sogni ma il rispetto della normativa e dell’Atto Aziendale, dove non in contrasto con la legge. Chiediamo l’attivazione del Pronto Soccorso nel più breve tempo possibile, con personale e attrezzature adeguate, l’attivazione di servizi di chirurgia diurna o settimanale come previsto per gli ospedali in aree disagiate dal DM 70/2015, l’attuazione dell’Atto Aziendale con l’attivazione dell’altra metà dei posti letto della Lungodegenza ancora non attivati, l’apertura della Riabilitazione con i 60 posti letto dedicati e l’attivazione della Terapia Iperbarica, che comporta la presenza dei rianimatori.
Chiediamo inoltre la piena valorizzazione dei 60 posti letto dedicati alla Medicina della fragilità e alla Riabilitazione, nonché all’ambulatorio oncologico, affinché il presidio diventi un punto di riferimento stabile per il Cilento e contribuisca a decongestionare le strutture dell’area nord della provincia.
Con fiducia e determinazione continueremo a seguire da vicino l’evolversi della vicenda, perché ciò che oggi è annunciato diventi al più presto realtà tangibile e perché Agropoli possa finalmente disporre di un vero servizio di emergenza-urgenza, sicuro, efficiente e dignitoso”.

Lo dichiara, in una lunga ed articolata nota, il segretario generale Fp  Cgil Salerno, Antonio Capezzuto.