Anziani, Iss: fragilità e disabilità per 3 over 65 su 10

Anziani, Iss: fragilità e disabilità per 3 over 65 su 10

30 Giugno 2025 Off Di La Redazione

Tre ultra 65enni su dieci in Italia vivono in condizioni di fragilità o disabilità. È quanto emerge dai dati 2023-2024 della sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto superiore di sanità, che evidenzia anche un’alta prevalenza di problemi sensoriali non risolti da ausili (circa il 25% del campione).

“L’analisi temporale – spiega Maria Masocco, responsabile della sorveglianza – mostra una riduzione, lenta ma significativa, della quota di fragili e disabili dal 2016 ad oggi e in questa lenta riduzione si osserva un calo repentino del 2021 che non si può escludere possa essere associato all’eccesso di morbosità e/o mortalità correlata al Covid-19 che ha investito il nostro Paese colpendo le persone più anziane e certamente più vulnerabili per condizioni di salute rendendo meno probabile intercettarle durante il picco pandemico”.

Nel dettaglio, 14 anziani su 100 presentano disabilità, intesa come perdita di autonomia in una o più attività quotidiane essenziali. A questi si aggiunge un ulteriore 16% considerato fragile, ovvero persone autonome ma con difficoltà in almeno due funzioni complesse (ad esempio gestire farmaci, denaro, spostarsi).

I dati mostrano forti disuguaglianze: la disabilità riguarda il 31% degli anziani con gravi difficoltà economiche (contro il 9% tra chi non ne ha), ed è più frequente tra le donne. Il Sud Italia registra valori più alti rispetto al Nord sia per fragilità (19% contro 11%) sia per disabilità (17% contro 10%).

Il carico assistenziale è in larga parte affidato ai familiari (95% dei casi), con un contributo marginale da parte del servizio pubblico. Solo il 12% delle persone disabili riceve supporto da operatori sociosanitari a domicilio; meno del 3% accede a centri diurni.

La fragilità, a differenza della disabilità, è potenzialmente reversibile e può essere contrastata agendo su inattività, malnutrizione e isolamento. Ma l’assistenza resta limitata e disomogenea.

Problemi sensoriali gravi (non risolvibili con occhiali, apparecchi acustici o dentiere) colpiscono un anziano su quattro. Vista e udito compromessi sono associati a isolamento sociale, cadute e sintomi depressivi, aggravando le condizioni psicofisiche. Solo una minoranza ricorre a strumenti di compensazione: un quarto per l’udito, il 27% per la masticazione.

Per l’Iss, promuovere un invecchiamento sano e prevenire la fragilità è una priorità di sanità pubblica. Ma senza un rafforzamento dell’assistenza territoriale, il rischio è lasciare questo peso solo alle famiglie.