Alimentazione, ecco la Planetary Health Diet il modello alimentare che coniuga salute e ambiente

Alimentazione, ecco la Planetary Health Diet il modello alimentare che coniuga salute e ambiente

9 Ottobre 2025 Off Di Pasquale De Rosa

Un gesto quotidiano come sedersi a tavola può avere un impatto globale. È il messaggio al centro del nuovo rapporto della Commissione Eat-Lancet 2025, che aggiorna uno studio del 2019 e presenta la più completa analisi scientifica sui sistemi alimentari globali finora realizzata. Secondo gli esperti, i sistemi alimentari sono “i principali motori delle sfide più urgenti del mondo, dalle malattie croniche alla crescente disuguaglianza, dall’accelerazione del cambiamento climatico alla perdita di biodiversità”.

Il documento sottolinea che, pur producendo calorie sufficienti per tutta la popolazione mondiale, quasi 3,7 miliardi di persone – quasi la metà degli abitanti del pianeta – non hanno accesso a una dieta sana, a salari adeguati o a un ambiente pulito. Un dato che si accompagna a un forte impatto ambientale: la produzione alimentare è responsabile di circa il 30% delle emissioni globali di gas serra.

Questa crisi di disuguaglianze e danni ambientali minaccia la salute umana e la resilienza del pianeta: non si tratta solo di un allarme: la Commissione evidenzia che “soluzioni sostenibili ed eque sono a portata di mano”.

Tra queste, la Planetary Health Diet (PhD) emerge come il modello alimentare di riferimento per la salute umana e planetaria. La PhD 2025 propone un equilibrio nutrizionale basato su cereali integrali, frutta, verdura, legumi e frutta secca, con un consumo limitato ma non escluso di alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e latticini. La PhD ha l’obiettivo di garantire un apporto completo di nutrienti e, al tempo stesso, ridurre l’impatto ambientale ed è associata a una riduzione del 27% del rischio di morte prematura. La Commissione raccomanda di limitare zuccheri aggiunti, grassi saturi e sale per prevenire malattie croniche legate all’alimentazione, e ribadisce che il modello proposto assicura “un apporto sufficiente di proteine, ferro, calcio e vitamina B12” attraverso fonti vegetali e una quantità moderata di prodotti animali.
Questo modello alimentare, a differenza di altri sistemi o della dieta mediterranea, non si propone quindi come un sistema strutturato, ma si adatta a una vasta gamma di modelli alimentari locali e tradizionali, rispettando identità culturali e necessità specifiche. Alcuni gruppi, come donne in gravidanza, neonati e bambini, possono richiedere un supporto nutrizionale aggiuntivo. Per questo la Commissione sottolinea “l’importanza di adattamenti appropriati, tra cui strategie di arricchimento e integrazione alimentare”.

Secondo le stime, l’adozione globale di questo regime flessibile potrebbe prevenire fino a 15 milioni di morti premature ogni anno e ridurre significativamente l’incidenza di patologie croniche come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, tumori e patologie neurodegenerative. Se accompagnata da interventi strutturali, si può “migliorare contemporaneamente la salute pubblica, ripristinare la salute del pianeta e fornire cibo a sufficienza per una popolazione globale prevista di 9,6 miliardi di persone entro il 2050”.

Oltre ai benefici per la salute, la PhD dimostra un notevole potenziale nel contrastare la crisi climatica. La Planetary Health Diet permetterebbe di ridurre le emissioni di gas serra legate al cibo di oltre il 15% rispetto ai livelli del 2020, con una riduzione che potrebbe superare il 20% se accompagnata da politiche per dimezzare gli sprechi alimentari e ottimizzare la produzione agricola.

Per gli esperti, “il sistema alimentare ha un immenso potenziale per diventare motore di cambiamento positivo”, ma la sua trasformazione “è una condizione preliminare per avere la possibilità di tornare a un sistema climatico sicuro e a un pianeta sano”.
“I sistemi alimentari contribuiscono in modo significativo a molte delle crisi che affrontiamo oggi e, allo stesso tempo, sono la chiave per risolverle – evidenzia Shakuntala Haraksingh Thilsted, copresidente della Commissione – Le evidenze presentate nel nostro rapporto sono chiare: il mondo deve agire con coraggio ed equità per garantire miglioramenti sostenibili. Le scelte che facciamo oggi determineranno la salute delle persone e del pianeta per generazioni”.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/65669/alimentazione-ecco-la-planetary-health-diet-il-modello-alimentare-che-coniuga-salute-e-ambiente