Aggressioni ai sanitari, 22mila casi in un anno
9 Dicembre 2025Sono 22.049 i casi di aggressioni registrati in un anno ai danni di medici, infermieri e altri operatori sanitari nelle regioni italiane. Sono i dati che emergono da un’indagine del Censis, contenuta nel Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese 2025. I dati mostrano il contesto spesso ostile in cui i medici lavorano. Risulta che il 66% dei medici non ha tempo sufficiente per fornire informazioni e dialogare con pazienti e familiari, il 65,9% esercita la professione in strutture con gravi carenze di personale, il 51,8% è stato costretto a utilizzare attrezzature obsolete o non perfettamente funzionanti.
Motivo per cui il 91,2% dei medici ritiene che lavorare nel Servizio sanitario nazionale sia diventato più difficile e stressante, il 41,2% non si sente sicuro quando svolge il proprio lavoro a causa del moltiplicarsi degli episodi di violenza, il 18% ha paura di lavorare di notte. Al 25,4% dei medici è capitato di subire minacce da pazienti o familiari, il 16,4% ha ricevuto denunce e il 3,8% ha subito violenza fisica. Sono i segnali di una deriva patologica del rapporto medico-paziente. Agli occhi dei cittadini esasperati, i medici finiscono per incarnare le inefficienze del Servizio sanitario, tanto che il 71,8% dei medici dichiara di sentirsi un capro espiatorio delle carenze del sistema, evidenzia il rapporto.



