Aggressione al proprio medico di famiglia: arriva la condanna alle spese processuali e ai lavori socialmente utili.

Aggressione al proprio medico di famiglia: arriva la condanna alle spese processuali e ai lavori socialmente utili.

22 Ottobre 2025 Off Di La Redazione
Sparano (Fimmg Napoli): sentenza importante, chi aggredisce deve essere perseguito.
Aveva aggredito il proprio medico di famiglia. Oggi è arrivata la condanna. Una sentenza che la sezione di Napoli della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) accoglie con soddisfazione ribadendo ancora una volta il proprio senso di fiducia nelle istituzioni. Il Tribunale ha infatti condannato l’uomo, responsabile dell’aggressione avvenuta la scorsa primavera in provincia di Napoli, a svolgere lavori socialmente utili e al pagamento delle spese processuali. L’episodio, che aveva suscitato sconcerto e indignazione da parte della categoria, era scaturito da un disaccordo sulla prescrizione fatta dal medico. Un disaccordo che si era trasformato ben presto in un’aggressione fisica e verbale. «Accogliamo con soddisfazione una giustizia che, in questo caso, si è mossa con tempestività – dichiara Luigi Sparano, segretario provinciale della Fimmg Napoli – ma non possiamo dimenticare che ogni aggressione nei confronti di un medico rappresenta una sconfitta per l’intero sistema sanitario e per la società. Dietro ogni camice c’è una persona che lavora per il bene dei cittadini, e che merita rispetto e tutela». Sparano aggiunge che «la relazione di fiducia tra medico e paziente è il fondamento stesso della medicina di famiglia: senza rispetto reciproco, ascolto e responsabilità condivisa, nessun percorso di cura può davvero funzionare. È su questo patto di fiducia che si costruisce la salute di una comunità». La Fimmg Napoli ribadisce con forza il proprio impegno nel promuovere la sicurezza dei medici e nel chiedere che ogni episodio di violenza, fisica o verbale, sia perseguito con rigore e tempestività. Al tempo stesso, la Federazione rinnova l’invito a preservare e valorizzare il rapporto di collaborazione e dialogo tra cittadini e medici, affinché la medicina di famiglia resti quel presidio di prossimità, umanità e fiducia che rappresenta da sempre un pilastro irrinunciabile del Servizio sanitario nazionale e della civiltà di un Paese.