Un kit per scoprire la presenza del Covid-19 negli ambienti

Un kit per scoprire la presenza del Covid-19 negli ambienti

16 Aprile 2020 0 Di M.M.

La “Sannio Tech”, il consorzio di ricerca sannita diretto da Piero Porcaro, ha messo a punto un sistema in grado di verificare l’efficacia degli interventi di sanificazione.

 

Con un segno “più” o “meno” si stabilirà se una superficie, un piano d’appoggio, sia segnata dalla presenza o meno del coronavirus. Per l’una o l’altra ipotesi sarà sufficiente sottoporre a tampone l’area da verificare. È un kit messo a punto dalla Sannio Tech, il consorzio di ricerca sannita diretto da Piero Porcaro, che si avvale del lavoro di 40 ricercatori; a idearlo e realizzarlo, la Genus-biotec, una “spin-off”, senza scopi di lucro, di UniSannio, creata da Pasquale Vito, professore di genetica dell’ateneo sannita e docente di fama internazionale.

“In sostanza – spiega Porcaro – si tratta di un test, che punta a verificare gli effetti degli interventi di sanificazione messi in atto durante e dopo l’emergenza covid19; è stato immaginato per validare o meno le misure adottate nella lotta di contrasto e contenimento della diffusione del virus su superfici e all’interno di ogni tipo di struttura, per garantire la ripresa in piena tranquillità”. Non è un caso, infatti, che il programma sia stato denominato “Ripartiamo in tutta sicurezza”. Giova ribadire che costituirà un supporto essenziale per prevenire ogni possibilità di contatto in un ambiente che dovesse risultare segnato dalla presenza dell’agente patogeno.

“Riteniamo – avverte Vito – che possa essere utile in primo luogo alle strutture ospedaliere. Gli ospedali si stanno preparando per realizzare zone dedicate esclusivamente alla cura del covid19. Un’indagine preliminare condotta per stabilire o meno l’esistenza del virus diventa essenziale per assicurarsi che non ve ne sia anche la benché minima traccia”. Vale sottolineare che, quanto realizzato dal gruppo della “Genus”, è “il primo del genere, nell’ambito dei laboratori di ricerca di tutto il Mezzogiorno. Posso dire – aggiunge Porcaro – che già un’azienda di Bergamo ha chiesto il nostro kit perché intende impiegarlo nel piano di sanificazione programmato per una catena di negozi di abbigliamento di una famosa firma italiana. Il test – mi preme chiarirlo – viene eseguito nel pieno rispetto delle linee guida fornite dall’organizzazione mondiale della sanità (OMS, in sigla)”.

“Siamo pronti – svela Porcaro – a metterlo del tutto gratuitamente a disposizione, in particolare, delle Rsa pubbliche, che sono presenti nella nostra provincia. Siamo pronti ad accogliere tutte le richieste che dovessero pervenirci in questo senso dai sindaci e, più in generale, dalle istituzioni che sovrintendono a questo tipo di assistenza. Tutto questo non sarebbe stato possibile – ci tiene a puntualizzare il direttore – se non avessimo creato questa sinergia con la nostra Università. Grazie all’intuizione del rettore, Gerardo Canfora e della direttrice del dipartimento di scienza di Unisanno, Maria Marino, stiamo dando vita ad una collaborazione, che si candida a diventare un serio volano di sviluppo per il Sannio, sotto ogni profilo”.