Trapianti, massimo “sforzo” minimo risultato

Trapianti, massimo “sforzo” minimo risultato

14 Marzo 2019 0 Di Gaetano Milone

Il Dipartimento interaziendale trapianti della Campania spende molto in comunicazione ma raccoglie zero in risultati. La regione, fu felix, naviga agli ultimi posti nella classifica donazioni.

Dopo gli scandalosi risultati della campagna di comunicazione per la sensibilizzazione alla donazione degli organi messa in essere presso le stazioni della Metropolitana regionale della Campania che hanno concorso al record negativo per la Regione Campania – nel 2018 si è registrato il 41, 5 per cento di opposizione – gli strateghi della comunicazione del Centro regionale trapianti, corrono ai ripari con un’altra consulenza d’oro ad un ingegnere clinico in grado di provvedere alla gestione dei dati ed allo viluppo di un sito web alla modica cifra di 43,200,00 euro (salvo conguaglio) dal 1^ gennaio 2019 al 31 dicembre 2019.

Agli oltre 120mila euro (anno 2018) costati per la realizzazione di video spot nelle sale d’attesa e lungo le “stazioni della rete ferroviaria e metropolitana regionale gestita dall’Ente Autonomo Volturno (Eav S.r.l.)  e dall’Azienda Napoletana Mobilità (Anm S.p.a.)” vengono adesso a sommarsi altri 43mila euro, e forse più, per un sito web che dovrebbe, nelle speranze dei presunti esperti di comunicazione, riportare le donazioni d’organi in Campania a livelli meno vergognosi degli attuali. A questi “costi comunicativi” vanno aggiunte altre voci per un importo complessivo di oltre 200mila euro l’anno.

Soldi spesi male, i risultati lo certificano, controproducenti diremmo noi se impiegati per una “comunicazione sociale” in un settore dei trasporti bestia nera delle popolazioni locali. Un altro buco nero viene quindi ad aggiungersi alle gestioni fallimentari di alcuni comparti della Sanità campana che “macchiano” i sacrifici della maggior parte della classe medica, in grado di ottenere risultati d’eccellenza nelle maggior parte delle branche specialistiche, tanto da ridurre di molto i famosi “viaggi della speranza” verso strutture ospedaliere del nord.

Creare una nuova coscienza civica che porti alla donazione degli organi è oggi fondamentale, anche per i risultati ottenuti dai nostri centri ospedalieri nel campo dei trapianti. Vedi il recente doppio intervento di trapianto epatico al Cardarelli, eseguiti dall’equipe guidata da Giovanni Vennarecci. I vecchi tabù sono oggi superati e la stessa “ cremazione” post mortem, accettata anche dalla chiesa ne è la riprova.

Non possiamo però non assimilare certe campagne mediatiche ad un vero e proprio spreco di denaro pubblico (da Corte dei Conti). Anche perché si realizzano mentre ai cittadini vengono negati diritti essenziali: vedi la voce esami diagnostici col privato convenzionato per assicurarsi i quali, sul finire delle trimestralità, si deve pagare di tasca proprio per insufficienza dei fondi alla copertura dell’intero periodo.