Sperimentazione di un modello di lavoro: protocollo  S.A.N.O

Sperimentazione di un modello di lavoro: protocollo S.A.N.O

5 Maggio 2021 0 Di Davide Daniele*

PROTOCOLLO S.A.N.O (SPORT, ALIMENTAZIONE, NATURA, ORIENTAMENTO PERSONALE)

 

Dr. Davide Daniele

La sperimentazione del protocollo SANO ha una sua storia e nasce in un contesto di rete di associazioni tra loro consorziate in un protocollo di collaborazione ATS, nelle quali è nata l’esigenza di sviluppare un percorso formativo capace di rispondere al bisogno di cambiamento del comportamento di molti soci verso stili di vita più idonei alla salute e al benessere psicofisico.

Il corpo, l’attività fisica, lo sport, il comportamento alimentare, la natura e l’ecosistema ambientale sono stati gli indicatori e le tematiche evidenziate nel bisogno evolutivo, e soprattutto un percorso educativo formativo per i bambini che diventasse un riferimento durante il loro processo di crescita e di in-formazione.

In tale direzione si è orientata la ricerca del gruppo di lavoro cercando anche conforto nelle argomentazioni che nella letteratura scientifica aiutassero a sviluppare un itinerario appropriato per rispondere al bisogno espresso.

Il corpo e la sua dimensione olistica, la sua unità psicofisica e in particolare modo il movimento sia fisico che mentale ed emotivo sono state le argomentazioni che hanno fatto da bussola nella ricerca.

Il corpo e la mente sono una unità psicofisica inscindibile costituita da una reciproca risonanza anatomo-funzionale che organizzata attraverso stadi evolutivi che caratterizzano lo sviluppo della persona.

Molti autori hanno evidenziato come questa risonanza mente-corpo si sviluppa già dai primi stadi di sviluppo e di maturazione del bambino e si caratterizza primariamente attraverso il sistema senso motorio.

Il movimento è dunque espressione e sperimentazione sia dell’apparato istintuale dei riflessi innati sia come importante modalità di apprendimento e di crescita cognitivo emozionale nel corso degli stadi dello sviluppo.

In questo processo evolutivo, dunque, il movimento espresso da azioni finalizzate rivela la dimensione emotiva attraverso la quale il bambino finalizza la sua percezione e il suo desiderio di “muoversi” verso oggetti e cose della realtà che colpiscono la sua attenzione differenziandoli dallo sfondo della sua realtà ambientale.

Questa importante conoscenza della organizzazione evolutiva già dalle prime fasi dello sviluppo, individua l’attività senso motoria come indicatore indispensabile della crescita della maturazione dell’apprendimento e vuole essere la argomentazione di questo lavoro in quanto evidenzia l’attività senso motoria in stretta correlazione con quella psico-motoria costituendo insieme nei primi stadi evolutivi le coordinate dello sviluppo.

Infatti queste coordinate composte dalla percezione del mondo e dalla percezione di Sè individuano il processo di maturazione e di sviluppo della personalità e della costruzione della realtà.

E nella consapevolezza di questa caratteristica psicofisico dello sviluppo dove il movimento rappresenta il vettore funzionale di esperienza tra Sè e il mondo che si inserisce il presente lavoro volto ad evidenziare come soprattutto nelle fasi di sviluppo del bambino particolarmente corrispondenti alla frequenza della scuola primaria le attività motorie sono funzionalmente vincolate alle attività cognitive ed emozionali.

Ovvero la maturazione della triade funzionale movimento, cognizione ed emozione sono, in questa età dello sviluppo, ancora fortemente interconnesse e vincolate per lo sviluppo globale della persona, scarsamente differenziate, differenziazione che merita un particolare momento educativo-formativo del bambino e dell’alunno che in questa età frequenta la scuola primaria.

Pertanto, un training formativo di attività motorie deve necessariamente integrare una operatività di tipo psicomotorio, dove le stimolazioni proposte da una programmazione integrata devono avere la consapevolezza della globalità dell’intervento.

Pertanto, lo specialista del movimento e delle attività motorie deve avere le conoscenze e la consapevolezza che il movimento comunque strutturato, sia in attività individuali che di gruppo, rappresenta una grande esperienza di crescita di Sé e di percezione del mondo per l’alunno e in questa sperimentazione il bambino coglie anche la consapevolezza di essere lo sperimentatore di queste scoperte ed esperienze sviluppando gradualmente la percezione di Sé nel mondo.

Dunque, si può comprendere come l’attività motoria è fortemente interconnessa all’attività psichica e pertanto l’esperienza evolutiva avviene attraverso un processo maturativo integrato e globale.

Pertanto, un appropriato modello di lavoro che sviluppi un protocollo educativo-formativo sintonico allo sviluppo del bambino, lo aiuta a sviluppare una percezione di Sé come sperimentatore proattivo dell’esperienza della sua crescita.

Questa consapevolezza della fisiologia evolutiva vuole essere di aiuto e di indirizzo, per l’esperto dell’attività motoria, nella realizzazione di un contesto di lavoro educativo proteso a sviluppare idonei percorso che unifichino i setting di lavoro delle attività al fine di potenziare opportune stimolazioni volte a migliorare il processo di maturazione e di crescita durante la prima infanzia.

Infatti, un laboratorio integrato di attività psicomotorie e motorie quale contesto di lavoro educativo su bambini normodotati o con individuazioni di lievi ADHD rappresenta una appropriata modalità di lavoro quale approccio di prevenzione, potenziamento e miglioramento del processo di sviluppo educativo nella scuola primaria.

Tale contesto di sintesi integrativa dei laboratori di educazione motoria e psicomotoria è stato sviluppato personalmente in un protocollo di attività globale chiamato S.A.N.O. acronimo di sport, alimentazione, natura, orientamento personale che costituisce un contesto di lavoro educativo-formativo utilizzando una epistemologia olistica sistemico-relazionale.

Tale protocollo costituito dai quattro indicatori costruisce un percorso integrato metodologico di attività educative volte a favorire i processi di crescita e di sviluppo nella scuola primaria.

L’indicatore sport realizza un percorso di attività di training psico-motorio di base che rappresenta un percorso educativo-formativa nella crescita della consapevolezza di Sé del bambino /alunno con il compito di utilizzare l’ attività motoria come miglioramento della organizzazione del movimento della postura e della coordinazione quali attività volte a migliorare la propria percezione del mondo e della realtà esterna, ed inoltre di migliorare la percezione di se quale movimento interno attraverso la sperimentare del proprio corpo quale percezione interna dello schema corporeo, e sperimentazione del corpo nello spazio e nel tempo mentalizzando le funzioni mnestiche e dell’organizzazione spazio temporale.

La pratica del training psico-motoria di base è parallela alle attività curriculari di educazione motoria e sportiva in quanto sviluppa la padronanza del proprio movimento, ovvero di essere il guidatore del suo corpo.

L’indicatore alimentazione realizza un percorso educativo alimentare volto a migliorare la conoscenza di una corretta alimentazione sia per il benessere e la salute e sia come sostegno all’attività fisica del percorso sportivo.

Grazie alla conoscenza di indicatori funzionali che costituiscono gli assi che caratterizzano il comportamento alimentare si individuano i parametri di riferimento nei quali collocare la piramide alimentare e soprattutto dove collocare la conoscenza di Sé e del proprio corpo.

L’indicatore natura sviluppa e integra una percezione del verde boschi pinete campetti quali contesti di riferimento dove svolgere attività sportive e quelle di base.

Utilizzando questo contesto naturalistico e paesaggistico si stimola una dimensione evolutiva la biofilia una dimensione psichica che raccoglie nella sua fascinazione una ulteriore stimolazione per migliorare la percezione di se e del mondo.

L’indicatore orientamento personale si qualifica come attività di sostegno e di elaborazione dell’esperienza del percorso fatta dal bambino ed è caratterizzata da un significativo rapporto con l’educatore.

Infatti in tale contesto di significatività di rapporto vengono affrontate le difficoltà del bambino che emergono nelle attività del percorso facendole diventare un processo di consapevolezza di Sé sulle quali sviluppare appropriati rinforzi motivazionali per proseguire nel protocollo di lavoro elaborando appropriate ed individuali strategie di miglioramento.

Tutte queste argomentazioni hanno trovato conforto nell’esplorazione della letteratura scientifica di riferimento la quale è stato un grande supporto per la redazione del cronoprogramma delle attività del protocollo SANO e del training psicomotorio di base per i bambini.


*Chinesiologo, Massoterapista, Manager dello Sport