Serve più personale per assicurare l’assistenza nel Salernitano

Serve più personale per assicurare l’assistenza nel Salernitano

23 Gennaio 2021 0 Di Giuseppe Manzo

Il segretario Fp Cgil, Capezzuto: “Diventa così sempre più complicato garantire la risposta agli obblighi assistenziali e di tutela verso gli stessi operatori e i pazienti.

 

“Urge nuovo personale per colmare le carenze assistenziali nei reparti e per potenziare l’ospedale “Santa Maria dell’Immacolata” di Cava de’ Tirreni”. Ad affermarlo, in una nota, è il segretario generale Fp Cgil Salerno Antonio Capezzuto.

“All’Azienda Ospedaliera ‘Ruggi d’Aragona’ sono necessarie altre assunzioni di personale a seguito di numerose dimissioni dal servizio di operatori sanitari a tempo determinato, in alcuni casi assunti da altre Aziende del territorio o fuori regione, di pensionamenti per quota 100 ed anche per malattia Covid di numerosi dipendenti a seguito dell’avvenuto contagio presso i diversi plessi dell’Azienda” – sostiene.

“Diventa così sempre più complicato garantire la risposta agli obblighi assistenziali e di tutela verso gli stessi operatori e i pazienti. A fronte di tali necessità la Funzione pubblica Cgil di Salerno ha richiesto di procedere con un ulteriore reclutamento di personale sia infermieristico che OSS, mediante lo scorrimento delle graduatorie esistenti presso l’Azienda, al fine di potenziare i reparti Covid, l’adeguamento delle dotazioni di tutti i reparti dei presidi di Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino, Castiglione di Ravello e ‘Da Procida’ di Salerno” – aggiunge.

“Tali determinazioni consentirebbero nel breve periodo di avviare lo scorporamento di reparti come Ortopedia e Chirurgia al presidio di Cava de’ Tirreni e il riavviare in pienezza di posti letto reparti quali Neurologia, Chirurgia, Ostetricia, Chirurgia e Cardiologia presso il ‘Ruggi’. Per far fronte alle diverse necessità dei singoli reparti si immagina di dover ricorrere all’assunzione di almeno 80 infermieri e 50 OSS” – prosegue.

“In tal senso sarà utile ritornare a garantire le attività di rianimazione nel presidio “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni per garantire livelli di assistenza adeguati alla cittadinanza, con il rientro del personale trasferito al ‘Da Procida’ durante la pandemia, con la consapevolezza che nonostante le misure restrittive messe in atto nel periodo natalizio, i ricoveri presso la struttura Covid risultano ancora elevati, con circa 110 pazienti ricoverati” – conclude.