Salerno, encomio per scopritore Dna del Coronavirus

Salerno, encomio per scopritore Dna del Coronavirus

10 Febbraio 2020 0 Di Giuseppe Manzo

Domenico Benvenuto ha ricevuto una pergamena dal sindaco di Montecorvino Rovella per ringraziarlo “dell’impegno profuso nel campo della ricerca”.

 

È stato conferito l’encomio solenne a Domenico Benvenuto, il ventiquattrenne ricercatore volontario, originario di Montecorvino Rovella, che, con l’èquipe dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, sotto la guida del professor Ciccozzi, ha individuato il Dna del coronavirus.

Benvenuto, primo firmatario della ricerca, frequenta il sesto anno al Campus romano ed ha in programma di laurearsi tra giugno e luglio di quest’anno.

Il sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio, a nome dell’amministrazione e della comunità tutta, ha donato una pergamena al giovane concittadino per l’impegno profuso nel suo campo di ricerca nell’individuazione delle mutazioni specifiche del coronavirus.

L’ evento, svoltosi nell’ex conservatorio di Santa Sofia di Montecorvino Rovella, ha visto la partecipazione anche dei deputati Federico Conte, in rappresentanza del Ministero della Salute, Anna Bilotti, e dei consiglieri regionali Tommaso Amabile ed Enzo Maraio, che hanno voluto congratularsi di persona con Domenico Benvenuto per il risultato raggiunto.

“L’amministrazione comunale e la comunità tutta hanno voluto rivolgere un plauso ed un ringraziamento ad un giovane ricercatore, figlio di questa terra, che ha portato agli onori delle cronache mondiali il nome di Montecorvino Rovella, conferendo un encomio per l’attività svolta e per l’ impegno profuso nel campo della ricerca. Il dovere delle istituzioni e dei suoi rappresentanti è quello di fare in modo che questi ragazzi di grande valore non siano costretti a scappare dal sud per affermarsi” – ha commentato il sindaco, Martino D’Onofrio.

Le congratulazioni sono giunte anche dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.” Complimenti a Domenico Benvenuto, a tutti i medici e a tutte le persone impegnate nel fronteggiare questa emergenza. Il problema c’ è, ma no ad allarmismi e psicosi”.