Ruggi, il reclutamento degli operatori nel caos

Ruggi, il reclutamento degli operatori nel caos

20 Novembre 2020 0 Di La Redazione

Pietro Antonacchio, segretario generale Cisl-Fp Salerno: “L’Azienda non riesce a declinare le esigenze organizzative con le aspettative del personale da reclutare”.

 

Professionisti infermieri e operatori socio sanitari rifiutano il reclutamento all’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, anzi in oltre un centinaio sono scappati e costretti a fuggire per andare in altre Aziende sanitarie. A renderlo noto il segretario della Cisl-Fp Salerno, Pietro Antonacchio

“Il tutto perché l’Azienda non riesce a declinare le esigenze organizzative con le aspettative del personale da reclutare. Oltre alla scelleratezza di attivare in piena pandemia un concorso che forse per le modalità con cui è stato espletato sarà sospeso se non addirittura annullato, con circa 60.000 euro buttati, non si attivano istanze di utilizzazione delle graduatorie per la trasformazione dei contratti per il personale reclutato durante l’emergenza, si chiede l’utilizzo della graduatoria Asl Salerno non coscienti del fatto che il suo personale sta andando via poiché reclutato dalla stessa Azienda, si chiamano infermieri che già stanno prestando servizio presso l’Azienda Ospedalieta Universitaria e i cui contratti scadono a fine anno, non si concludono le procedure di stabilizzazione per quanti hanno i requisiti che maturano al 31 dicembre 2020, riservandosi di attivare la procedura per l’anno prossimo, non si rinnovano i contratti in scadenza a fine anno per dare un segnale di continuità e rassicurando i lavoratori interessati, insomma si gestisce il potenziamento del personale nel caos assoluto” – aggiunge.

“Spiace dover constatare che forse l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno meriterebbe una Direzione strategica all’altezza, ma mi rendo conto che del sistema sanitario della città non interessa a nessuno, soprattutto alla politica che ha scelto e mantiene l’attuale dirigenza. Ovviamente sono certo che alla resa dei conti qualcuno la pagherà molto cara” – conclude.