Ricovery plan: appena 9 miliardi per la sanità

Ricovery plan: appena 9 miliardi per la sanità

13 Dicembre 2020 0 Di Antonio Magliulo

I fondi europei destinati a “riparare” i danni del Covid ed a rilanciare il Paese, dopo il superamento dei veti di Polonia e Ungheria, si fanno più vicini. Ovviamente si fa per dire, perché trascorreranno diversi mesi (giugno?) prima dell’erogazione materiale degli stessi. In principio, il Governo aveva parlato di una erogazione comunitaria di  209 miliardi che sono poi diventati 196, così distribuiti: 40 miliardi andranno per l’adeguamento funzionale e riqualificazione degli edifici; oltre 48 per innovazione e processi di informatizzazione; circa 28 per infrastrutturazioni; 17 per il conseguimento di obiettivi sociali; 9 per la sanità.

E così la prima considerazione sorge spontanea: nella crisi determinata dal virus corona, che ha messo penosamente a nudo le lacune del sistema sanitario nazionale (scarsa considerazione della medicina del territorio e migliaia di morti evitabili) proprio alla sanità viene destinato il ruolo di Cenerentola. La seconda riflessione nasce proprio dalla consistenza della cifra destinata. Non lasciamoci intimidire dai nove miliardi perché, per capirci, è la cifra con la quale viene finanziata per un anno la sanità della regione Campania.

Con questi fondi aggiuntivi si dovrà proseguire, ora più che mai, a rilanciare concretamente la medicina territoriale, a far decollare la telemedicina (eterna incompiuta) ed a creare un più stretto collegamento fra strutture ospedaliere e territorio. Tutte cose realizzabili solo passando per un massiccio investimento anche nel segmento dell’informatizzazione sanitaria. Queste, peraltro, stando agli annunci, le direttrici di marcia nelle quali sembra orientato a muoversi il Ministero della salute.

Un piano di “svecchiamento” che interesserà anche le strutture. Insomma, un piano ambizioso ma necessario al rilancio del sistema deputato a garantire il bene prezioso della salute. Ed allora, senza tirarla per le lunghe: le risorse destinate, ivi comprese quelle aggiuntive, saranno sufficienti o non sarebbe il caso di ipotizzare qualche “ritocchino”?