Olio d’oliva, mezzo cucchiaino al giorno contro il cancro e le malattie cardiovascolari

Olio d’oliva, mezzo cucchiaino al giorno contro il cancro e le malattie cardiovascolari

22 Gennaio 2022 0 Di La Redazione

Assumere più di mezzo cucchiaio di olio di oliva al giorno si associa a un rischio più basso di mortalità per malattie cardiovascolari, per cancro, per malattie neurodegenerative e per malattie respiratorie. A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Journal of the American College of Cardiology. Ma non è tutto. Stando ai dati della ricerca, un minor rischio di mortalità, totale e causa-specifica, si ha anche sostituendo circa 10 grammi al giorno di maionese, margarina, burro o grassi dei prodotti caseari con la stessa quantità di olio di oliva.

Risultati che per la prima autrice Marta Guasch-Ferré, della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, supportano le raccomandazioni attuali sull’alimentazione in merito a un più alto consumo di olio d’oliva e di oli vegetali insaturi. Per la ricercatrice, i medici dovrebbero consigliare ai pazienti di sostituire grassi come la margarina e il burro con l’olio d’oliva, in modo da migliorare la propria salute. «Il nostro studio contribuisce a creare raccomandazioni più specifiche che per i pazienti saranno più facili da comprendere e che si spera verranno implementate nella dieta» ha affermato. Per la ricerca gli autori hanno analizzato i dati di oltre 60.000 donne partecipanti al Nurses’ Health Study e oltre 31.000 uomini dell’Health Professionals Follow-up Study, la cui dieta è stata valutata ogni 4 anni mediante questionari, per un follow-up lungo 28 anni. Si è andarti poi a calcolare, sulla base di alcuni parametri, il consumo di grassi. Si è visto che mentre il consumo di olio di oliva è aumentato dal 1990 al 2010, passando da 1,6 grammi a circa 4 grammi al giorno, quello di margarina è diminuito da 12 a 4 grammi. Allo stesso tempo, il consumo di altre tipologie di grasso si è mantenuto stabile. Rispetto a chi non consumava mai olio di oliva o lo faceva raramente, le persone che erano state classificate nella categoria con il consumo più alto, avevano un rischio di mortalità cardiovascolare più basso del 19%, di mortalità per cancro del 17%, di mortalità per malattie neurodegenerative del 29% e di mortalità per malattie respiratorie del 18%.
Inoltre, utilizzare 10 grammi di olio di oliva al posto di altri tipi di grassi si associava a un rischio di mortalità totale e causa-specifica più basso dell’8-34%. Non è stata trovata invece un’associazione significativa con la sostituzione di altri oli vegetali. In un editoriale correlato si fa notare come questo e altri studi abbiano messo in luce possibili benefici di salute con il consumo di olio di oliva, ma si sottolinea anche l’esistenza di molte domande a cui bisogna ancora rispondere.

 

 

Fonte: DoctorNews33