Libertà di cura per i pazienti reumatici

Libertà di cura per i pazienti reumatici

26 Novembre 2018 0 Di La Redazione

Esulta l’Associazione nazionali malati reumatici dopo la pronuncia del Tar Piemonte che ha accolto il ricorso: “Non si può guardare unicamente ai costi, i malati hanno diritto di ricevere la migliore cura possibile“.

Salta l’intesa delle regioni che si erano, per così dire, consorziate per l’acquisto di  farmaco biosimilare. Il giudice, al quale si è rivolta la Società scientifica di reumatologia, si pronuncia a favore della libertà prescrittiva.

“I pazienti con malattie reumatiche devono poter essere curati con i farmaci più adeguati, senza tener conto in alcun modo di aspetti economici e di budget. Per questo, accogliamo con favore la decisione del Tar del Piemonte che ha salvaguardato la libertà di prescrizione del medico, come sancito dalla Costituzione. Sarebbe stato improponibile per noi dover essere curati in regime di monopolio con un solo biosimilare, ignorando la medicina personalizzata”.

Con queste parole Silvia Tonolo – Presidente Anmar (Associazione Nazionale Malati Reumatici) risponde all’ordinanza del Tar del Piemonte, depositata ieri mentre a Rimini è in corso il 55° Congresso della Società Scientifica. La sentenza accoglie l’istanza cautelare promossa da Sir (Società Italiana Reumatologia) contro la decisione di cinque regioni (Piemonte, Valle d’Aosta, Lazio, Sardegna e Veneto) di unirsi per la gara d’acquisto di un farmaco biosimilare nella cura di alcune malattie reumatiche.

“Avevamo appoggiato la decisione della Sir di presentare il ricorso – sottolinea la presidente – ora, dopo il doveroso riconoscimento della libertà prescrittiva, dobbiamo, però, impegnarci perché la 5 Regioni incrementino il fondo messo a disposizione per l’acquisto dell’originator. Questo rappresenta per Anmar un punto essenziale: la libertà prescrittiva si può realizzare solo se ciascun reumatologo può prescrivere la molecola che ritiene più adatta alle necessità del paziente. Va da sé, dunque, che se il budget è troppo limitato rischiamo di veder accantonato il principio sacrosanto della liberà prescrittiva. Secondo l’associazione dei pazienti, inoltre, va svolta una forte azione di controllo e di stimolo nei confronti delle Istituzioni. “Siamo per il dialogo e il confronto – conclude la Tonolo – le sole strade che consentano di tutelare la necessità dello Stato di contenere la spesa e allo stesso tempo di garantire ai malati farmaci più efficaci. Anche per queste ragioni ci impegneremo con la società scientifica per promuovere un tour nelle principali Regioni italiane per una condivisione delle decisioni”.