La violenza in sanità

La violenza in sanità

26 Dicembre 2020 0 Di Antonio Magliulo

 

Nonostante la pandemia, gli episodi di violenza a carico degli operatori della sanità non accennano a fermarsi. Ultimo, in ordine di tempo quello, gravissimo, che si è consumato al Cardarelli ai danni di un’infermiera del pronto soccorso. Dell’argomento, purtroppo di scottante attualità, abbiamo discusso con il dottor Valerio Iovinella, presidente della società di vigilanza Union security S.p.A.

La violenza è insita nella società moderna e non risparmia neanche i luoghi di cura. Una sua riflessione in merito.

Proprio perché la società è cambiata, e dispiace dirlo, cambiata in peggio, dobbiamo adeguare tutto il comparto sicurezza a questa triste realtà. Occorre, chiaramente, pensare ad azioni preventive mirate in grado di rappresentare un deterrente valido, in grado cioè di disinnescare la miccia di questi episodi ma, intanto, nell’immediato è indispensabile rafforzare i dispositivi deputati ad assicurare la sicurezza.

Aggressioni verbali e fisiche non colpiscono solo gli operatori sanitari in senso stretto impegnati nei pronto soccorso ma colpiscono anche chi, come le guardie particolari giurate, è chiamato ad assicurare il rispetto delle regole ed a garantire l’ordine. Qual è la portata del fenomeno che vi coinvolge?

La portata di questo fenomeno ci coinvolge totalmente, perché anche se le istituzione fanno fatica ad ammetterlo, i nostri uomini sono in prima linea. La prima “barriera difensiva” che affronta chi arriva in un presidio medico è rappresentata, infatti, proprio dalle guardie giurate. Occorre sottolineare che qui gioca un ruolo fondamentale la preparazione di questi uomini e l’aspetto professionale ma che, ricordo, senza una giusta qualifica giuridica che li possa tutelare rischiano non solo di non poter dispiegare la massima efficacia negli interventi ma mettono anche in serio pericolo la loro stessa vita.

Sindacati e diretti interessati hanno lamentato la scarsa tutela, anche giuridica, delle guardie giurate che operano nei settori della sanità. Qual è il suo pensiero in merito?

Confermo questo malessere tra gli addetti ai lavori ed e per questo che sono impegnato in prima persona alla presidenza di tutela forza armate a fianco di questi uomini, non solo per assicurare i loro diritti ma soprattutto per la loro tutela…voglio precisare fortemente che nessuna guardia giurata vorrà mai sostituirsi alle forze di polizia ma chiede semplicemente di essere qualificata durante lo svolgimento delle proprie funzioni affinché possa dare sempre il massimo lavorando serenamente.

Siamo nel periodo delle festività natalizie e nonostante le restrizioni determinate dalla crisi pandemica mondiale, magari è il caso di fare un augurio a tutti i cittadini. Se dovesse formulare un suo augurio personale, in particolare ai campani, a cosa penserebbe?

Semplicemente buona vita a tutti…