La lenta agonia del SerD di Nocera

La lenta agonia del SerD di Nocera

7 Novembre 2019 0 Di La Redazione

Il responsabile Cisl-Fp Area Nord Alfonso Della Porta: “Deficienze strutturali ed organizzative stanno mettendo a dura prova un servizio essenziale per le comunità del vasto bacino di utenza interessato.

In riferimento alla grave carenza strutturale organizzativa della sede del Distretto sanitario di Nocera, il coordinatore Area Nord Cisl-Fp, Alfonso Della Porta, sottolinea “la grave carenza strutturale, organizzativa e programmatica in cui versa la sede SerD di Nocera Inferiore, purtroppo poco attenzionata se non totalmente abbandonata nell’ambito di una progettualità distrettuale allo stato poco conosciuta. In primo luogo bisogna evidenziare che la struttura rasenta la fatiscenza e non sussistono i requisiti strutturali per poter espletare le attività. Oltretutto non sembra essere stato approntato un progetto di ristrutturazione degli ambienti per adeguarli agli standard necessari e richiesti”.

“Nei locali sopravvivono apparecchiature obsolete e gli stessi scaffali, privi di chiusure, mettono a grave rischio anche la riservatezza dei dati personali – continua Della Porta – gli operatori della struttura non conoscono eventuali progettualità premiali in atto, poiché sembrerebbero appannaggio di pochi, dato che gli eventuali progetti in essere non vengono socializzati, e neppure comunicati ai lavoratori mission ed obiettivi”.

“In questa situazione, la sede di Nocera è fuori controllo, poiché manca un referente della dirigenza sanitaria a cui delegare la responsabilità dell’organizzazione di tutto il personale e solo da poche settimana sembrerebbe che il problema sia assunto all’attenzione, pur senza trovare una soluzione definitiva – prosegue il sindacalista della Cisl – pur tuttavia afferiscono a tale struttura oltre 500 utenti, con un organico striminzito: 3 Cps infermieri, 3 Cps assistenti sociali, 1 psicologo, 4 medici di cui due a sole 12 ore settimanali e senza personale di supporto, le cui attività vengono spesso sopperite dalle guardie giurate, spesso con compiti che esulano dalle loro proprie competenze”.

“Nel ribadire la necessità di un pronto intervento, rimanendo in attesa di eventuale incontro-confronto sulle problematiche riferite, si invita a porre in atto ogni utile tentativo per rendere la struttura in questione degna di un paese civile”, conclude Della Porta.