Il vaccino è un’arma. La tre grandi super potenze USA, Russia e Cina hanno inaugurato la guerra biomedica

Il vaccino è un’arma. La tre grandi super potenze USA, Russia e Cina hanno inaugurato la guerra biomedica

6 Gennaio 2021 0 Di Luigi De Rosa

I militari americani hanno avviato vaccinazioni di massa nei centri medici dell’US Army di Ansbach di Vilseck, l’intento era ed è quello di mostrare i muscoli alla Russia.

 

Il 28 febbraio, quando si festeggiava l’avvio della vaccinazione in Europa, nella base aerea di Yokata, in Giappone quasi 8mila dosi di vaccino Pfizer – BioNtech venivano consegnate ai militari americani. Gli Stati Uniti al covid-19 hanno pagato un tributo altissimo, 101mila casi di infezioni sono stari registrati e dichiarati tra i soldati dei reparti dell’esercito in tutto il mondo, c’è da aggiungere però che Russia e Cina hanno tenuto segreti i loro dati sulle defezioni da coronavirus patite tra le loro truppe. Come in un romanzo di Cussler o di Crichton la “guerra” tra le tre superpotenze era già iniziata da tempo per la supremazia bio-tecnologica. Gli Stati Uniti vogliono rendere immuni i loro soldati nel più breve tempo possibile, per questo il Dipartimento della Difesa di Washington l’11 dicembre aveva ordinato alla Pfizer 100 milioni di dosi supplementari pagandole 1,96 miliardi di dollari sull’unghia! I militari americani hanno avviato vaccinazioni di massa nei centri medici dell’US Army di Ansbach di Vilseck, l’intento era ed è quello di mostrare i muscoli alla Russia come accadeva nella Guerra Fredda. I soldati americani nelle basi strategiche tedesche ma anche britanniche sono pronti, lo stesso sta accadendo in quelle della Corea del Sud e come vi raccontavo in Giappone. In questo contesto da “Guerra psicologica” non si è fatta attendere la risposta russa. Dopo la débacle patita dai sovietici a fine marzo 2020, in quell’occasione  il coronavirus mise fuorigioco due equipaggi di sottomarini nucleari sovietici della Flotta del Nord che erano impegnati in una schermaglia sottomarina con velivoli antisommergibili dalla Nato, il potentissimo ministro della Difesa russo Sergeij Shoigu già a settembre già si faceva inoculare pubblicamente lo “Sputnik V”, il vaccino russo, dichiarando che entro la fine del 2020, 80mila soldati sovietici sarebbero stati vaccinati e altri 400mila a fine campagna secondo un ordine tassativo di Putin. A Russi e Americani avevano intanto già risposto i cinesi, è, infatti, della CanSino Biologics il primo vaccino prodotto il 29 giugno 2020 autorizzato dalla Commissione militare centrale. Pechino aveva e ha fretta, avendo molti fronti “caldi” aperti, di immunizzare tutte le proprie truppe. La Cia sa che nei suoi documenti strategici della Cina il settore biomedico è considerato uno degli assi della propria supremazia tecnologica. Queste ultime notizie sui vaccini sta facendo emergere un aspetto di questa tragedia pandemica che molti nei mesi scorsi avevano licenziato come pure fantasie da scrittori di fantascienza, e invece è sempre più evidente che si tratta di verità inconfutabili: il vaccino è un’arma, mentre il pangolino e i pipistrelli sono state mere invenzioni giornalistiche per depistare la gente comune. Saranno gli storici futuri a raccontarci la verità, senza dimenticare che la “verità” che ci verrà rivelata sarà sempre quella del vincitore di questa nuova “guerra” per la supremazia economica e militare in atto nel secondo Millennio.

(Nella foto tratta da U.S. Army Europe and Africa soldati americani sottoposti a vaccinazione)